SANITA'. GIOCHI AZZARDO, MARAZZITI: SI' A LEGGE CHE LI VIETA
"SOFFRE DI DIPENDENZA 1 MILIONE DI ITALIANI, STATO INDIVIDUI MISURE PER FARLI DECRESCERE".
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 30 lug. - "Diciamo si alla proposta di legge contro il gioco d'azzardo : un milione di persone in Italia soffre di questo disturbo da dipendenza che arriva a rovinare le famiglie". Lo ha affermato Donatella Marazziti, docente di psichiatria all'Universita' di Pisa. "Lo Stato incassa miliardi di euro da scommesse e lotterie- ha continuato- ma induce indirettamente centinaia di migliaia di persone a una dipendenza che significa il default economico". Per la professoressa "sarebbe innanzitutto opportuno vietare, con sanzioni che prevedano la chiusura degli esercizi per chi viola la legge, le macchinette da poker, che rimangono il nucleo principale di assuefazione al gioco e poi limitare le possibilita' di giocata globale tra Bingo e altre sale esistenti. Sarebbe stato meglio- ha spiegato- ampliare la presenza dei Casino' che hanno una limitazione d'accesso e che riguardano target economici alti piuttosto che aprire queste sale che ne simulano a tutti gli effetti la pericolosita', senza avere le stesse deterrenze".
Attraverso "la globalizzazione ed i bookmakers internazionali si e' arrivati addirittura a puntare su corse di cani - ha aggiunto la psichiatra- con tutte le implicazioni per la tutela degli animali. Il gioco del lotto si e' frammentato con estrazioni parziali ogni ora che attraggono sempre di piu' i soggetti predisponenti. E' chiaro che ci vuole una campagna di prevenzione - ha chiarito- pero fino a quando lotterie e giochi rimarranno un'entrata significativa il messaggio centrale sara' ambiguo e poco credibile". Marazziti ha concluso: "Lo Stato puo' individuare dall'aumento del costo dei tabacchi ad altre misure le compensazioni economiche per iniziare a far decrescere sensibilmente l'offerta di giochi che diventano d'azzardo per tante persone e che causano drammatiche conseguenze economiche a molte nostre famiglie".
(Wel/ Dire)
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