(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 26 lug. - Leone e' un bambino di 6 anni. Ha paura del buio, non sa ballare e non mangia i piselli. Leone e' il protagonista di "Diverso come uguale" (Becco Giallo), in cui Luana Vergari (testi) e Massimo Semerano (disegni) raccontano la diversita' senza pietismi o ansie, ma chiamando le cose con il loro nome. "Ci sono persone che hanno percorsi di vita diversi dal nostro, che hanno difficolta', religioni diverse - racconta Luana Vergari - Alcuni lo vedono come un limite, ma in realta' e' un'occasione per guardare la vita da un altro punto di vista".
Insieme a Leone ci sono Francesco, un bambino Down che e' il piu' coraggioso in piscina, Erica che e' epilettica ma non ha paura del buio. E poi Luca che e' autistico ma e' il piu' alto della classe, Ali Rezad che e' venuto da "superlontanissimo" con la sua famiglia e non parla tanto bene la lingua e tanti altri bambini, ognuno con il loro percorso di vita. "Questo libro rispecchia il mio modo di guardare le cose in maniera diretta e leggera - continua Vergari - Ho conosciuto tante persone diverse e credo che la cosa peggiore sia non nominare la loro diversita', l'esclusione nasce da qui". Cieco. Paraplegico. Autistico. Diabetico. Sono le parole giuste per definire alcune caratteristiche dei protagonisti di "Diverso come uguale". Ma spesso gli adulti non le usano, non dicono la verita'. I bambini, invece, sono piu' diretti e per loro l'integrazione e' piu' facile. "Sono diretti quasi fino alla crudelta' - dice Vergari - ma per loro la diversita' e' solo un aspetto, la vedono, la chiamano per nome e poi passano oltre". E' cosi' anche per Leone che, ad esempio, ha un amico cieco, Marcel, con cui guarda Batman in tv anche se la vede tutta nera, "lui si puo' immaginare il costume di Batman come gli pare" e che "certe volte mi fa proprio arrabbiare" perche' sa ballare benissimo e "la mia amica Fathia vuole ballare sempre con lui". L'autrice gioca sul fatto che alcuni bambini sanno fare cose che il protagonista, Leone, non sa fare. "Ho cercato di introdurre, in maniera dolce, il sentimento dell'invidia - spiega Vergari - per parlare del luogo comune secondo cui, ad esempio, se una persona e' Down non ci puo' stare antipatica: credo che il regalo piu' grande che possiamo fare loro e' trattarli come tutti gli altri". Rompere gli schemi del disegno. Il libro "Diverso come uguale" e' illustrato da Massimo Semerano, alla sua prima esperienza con i libri per bambini.
"Massimo non aveva il modo di ragionare di chi disegna libri per bambini, in cui il disegno e' molto codificato e rigido - racconta Vergari - Ci siamo divertiti a giocare e a raccontare la storia in un modo che fosse piu' vicino alla narrazione a fumetti". I disegni di Semerano sono grotteschi e mescolano elementi fantastici e reali. Ad esempio, per raccontare Agata, una bambina diabetica, Luana Vergari ha immaginato il diabete come un fagiolo e Massimo Semerano ha disegnato Agata appollaiata su un enorme pianta di fagiolo. Anche se "Diverso come uguale" fa parte della collana Critical Kids di Becco Giallo ed e' destinato a un pubblico di bambini, come precisa l'autrice, "non e' controindicato per gli adulti che leggendolo ai piu' piccoli possono trovare un'occasione per riflettere" (Wel/ Dire)