CONTROLLO FINANZA E REGIONE IN 5 ULSSA PER PRESTAZIONI 2009-10.
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 19 lug. - Il comando regionale della Guardia di Finanza, in collaborazione con l'"unita' di progetto programmazione risorse finanziarie servizio sanitario regionale" della Regione Veneto, ha avviato un monitoraggio attento su tutte le prestazioni sanitarie rese in esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria di cittadini disoccupati e dei loro familiari a carico, classificate con il codice di "esenzione 7R3".
Mediante una piattaforma di analisi investigativa d'avanguardia sono state diverse le operazioni condotte negli ultimi mesi dalle Fiamme Gialle di Venezia dell'ufficio Analisi di Campo San Paolo. É stato avviato un attento screening nei confronti degli assistiti del servizio sanitario, volto a verificare le regolarita' e la liceita' delle autocertificazioni di esenzione dal ticket prodotte dagli utenti nel biennio 2009-2010.
Il lavoro della Guardia di Finanza del Veneto permette di evidenziare situazioni d'interesse sul piano del recupero del ticket 'evaso' da pazienti che hanno falsamente dichiarato alle Ulss lo status di disoccupazione o redditi inferiori rispetto alle soglie previste.
I finanzieri hanno completato il primo monitoraggio delle prestazioni sanitarie rese in esenzione da 5 Ulss del territorio regionale (Ulss 1 di Belluno, 4 Alto Vicentino, 9 di Treviso, 113 di Mirano e la Ulss 17 di Monselice). Il bacino d'utenza e' pari a circa 1.200.000 assistiti residenti in 183 comuni veneti.
Il "report" di analisi, condotto su 30 mila prestazioni in esenzione per "disoccupazione e reddito" nel biennio 2009-2010, ha evidenziato circa 2.300 prestazioni elargite nei confronti di cittadini con redditi superiori alle soglie previste per godere del beneficio e 10 mila prestazioni rese nei confronti di assistiti che non erano disoccupati. Nei loro confronti gli uomini della Guardia di Finanza compiranno accertamenti per escludere ulteriori condotte fraudolente.
I risultati conseguiti denunciano un malcostume diffuso a contrasto del quale la Guardia di Finanza sta mettendo in campo le sue risorse migliori in collaborazione con la Regione del Veneto ed i funzionari delle aziende sanitarie.
Il lavoro di indagine sulle esenzioni dal ticket sanitario, primo nel suo genere nel Veneto ed in Italia per completezza e progettazione, grazie all'utilizzo di una moderna "piattaforma di analisi" utilizzata dalla Guardia di Finanza, costituisce un forte richiamo per i "furbetti", nella considerazione che "non c'e' piu' spazio per chi e' al di fuori delle regole". Cosi' dichiarano gli addetti ai lavori, impegnati a scoprire "sacche" di illiceita' diffusa che portano, nel compresso, ad un vero e proprio sperpero di milioni di euro di fondi pubblici.
Le 2.300 illiceita' scoperte vanno nella direzione indicata dal presidente del Consiglio, Mario Monti che ha ribadito come l'azione della Guardia di Finanza, in particolare, debba tendere ad ottenere risultati in termini di maggiore legalita' ed equita' nel sistema Paese. É proprio Monti a ricordare che "la legalita' e' la miglior polizza di assicurazione per il futuro degli italiani. Saremo intransigenti con i piu' forti e comprensivi con i piu' deboli e avremo la capacita' di saper distinguere i primi dai secondi".
Accanto ad imprenditori, dipendenti con un buon reddito che si fingono disoccupati, sono tanti i cittadini anche con redditi al di sotto della soglia di poverta' che, per un mero errore materiale, risultano aver dichiarato di essere disoccupati pur essendolo formalmente.
La Guardia di Finanza rassicura l'utenza che sapra' distinguere tra errori involontari e fraudolenze precostituite, destinando maggiore attenzione al delicato settore della spesa pubblica dell'area sanitaria e degli interessi degli onesti cittadini aventi diritto.
Dal comando regionale della Guardia di Finanza e dalla Regione Veneto fanno sapere che la collaborazione, "avviata nel merito dell'efficienza della spesa in materia sanitaria, verra' formalizzata entro settembre tramite la stipula di un protocollo d'intesa per lo scambio di informazioni sulle quali la Guardia di Finanza operera' le analisi e i controlli di competenza.
Il presidente Zaia, informato sugli esiti della collaborazione, ha fatto giungere al comando della Guardia di Finanza il suo apprezzamento "quale segnale eloquente contro chi, fraudolentemente, aggira le regole e il diritto".
(Wel/ Dire)