(DIRE - Notiziario salute) Roma, 9 lug. - "Tutti i concorsi banditi dal ministero della Difesa chiedono il test Hiv (negativo) ai candidati. Contravvenendo a tutte le leggi". Lo denuncia la Lila, Lega italiana per la lotta contro l'Aids. "Vivi con l'Hiv? Niente divisa. Neanche per suonare il sassofono. Ormai tutti i bandi che escono dal ministero della Difesa- si legge nella nota- chiedono esplicitamente ai candidati di presentare un test Hiv negativo, pena l'esclusione. Anche se il concorso e' per 9 orchestrali per la banda dell'Arma dei Carabinieri".
Il test, si riferisce nella nota, "viene richiesto anche ai sedicenni" e gli esempi "sono moltissimi: una persona con l'Hiv non e' ammessa. Neanche se in salute, oltre che in ottima forma. Vale per tutti e per tutte le mansioni, compreso suonare l'ottavino in una formazione musicale stabile o nuotare a rana".
La Lila "riceve da tempo segnalazioni di persone che sono in salute e in ottima forma, come sono oggi le persone che vivono con l'Hiv. Consapevoli non solo del proprio stato ma anche dei propri diritti, primo fra tutti quello alla non discriminazione.
Il ministero della Difesa ha sempre opposto ragioni che confliggono col buonsenso, con l'evidenza scientifica e soprattutto con la legge. Anzi, le leggi: innanzitutto la 135 del 1990 e poi lo Statuto dei lavoratori, nonche' la Raccomandazione su Hiv e Aids e mondo del lavoro del 2010 e il Codice di Condotta sull'HIV/AIDS e il mondo del lavoro del 2001, documenti dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia Onu. Tutte normative che escludono la possibilita' di richiedere il test Hiv a lavoratori e aspiranti tali".
In Parlamento c'e' un'interrogazione a firma radicale che "chiede conto della richiesta del test Hiv nei bandi di assunzione e che finora non ha ricevuto alcuna risposta dal ministro Giampaolo Di Paola".
(Wel/ Dire)