(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 5 lug. - Il fascicolo sanitario elettronico puo' produrre risparmi fra i 3 e i 5 miliardi all'anno. Sono le stime di cui dispone Palazzo Vidoni confermate anche dal ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi che oggi, insieme al collega dell'Istruzione Francesco Profumo, ha mostrato in una conferenza il funzionamento del nuovo strumento.
Grazie al fascicolo elettronico, ha spiegato, "si produce un risparmio evidente e netto, che e' quello relativo alle ricette, pari a 600 milioni all'anno. E altri risparmi saranno stimabili precisamente quando avremo una maggiore operativita' del sistema. Se consideriamo i costi vivi piu' la riduzione degli sprechi c'e' una discreta percentuale di risparmio". Le stime "parlano di 3-5 miliardi all'anno e sono stime che sicuramente possono essere prese in considerazione. Ma bisogna essere cauti". Intanto grazie a un progetto realizzato in collaborazione con il Cnr, lo strumento sta avendo un utilizzo sperimentale piu' massiccio in tre regioni: Campania, Piemonte e Calabria. "Secondo le nostre stime e secondo uno studio canadese- conferma Paolo Donzelli, Direttore Generale dell'Ufficio Studi e Progetti per l'innovazione Digitale della Presidenza del Consiglio- il risparmio sulla spesa sanitaria grazie a questo strumento puo' andare da 3 a 5 punti percentuali che fa 3-5 miliardi all'anno. Le basi normative ci sono ora bisogna implementare l'uso del fascicolo". Fascicolo che sarebbe alimentato dai medici di base e dalle strutture pubbliche o convenzionate consentendo risparmi sulla ripetizione di analisi ed esami in caso di ricoveri, ad esempio.
Su sanita' elettronica, pagamenti on line e identita' elettronica "sono stati fatti passi avanti, ma da tempo va completato l'ultimo miglio", ha spiegato Patroni Griffi. A fargli eco il collega Profumo che incalza: "Dobbiamo ottimizzare la nostra pubblica amministrazione. La piccola azione compiuta sulla maturita' con l'invio elettronico delle tracce dimostra che il Paese e' pronto. Ora dobbiamo fare delle scelte. Ci vuole uno sforzo-Paese. Vengono spese troppe risorse in sperimentazioni che non diventano mai modello nazionale". Intanto si attende il decollo del fascicolo elettronico che ha gia' linee guida e accordi Stato-Regioni alle spalle, ma su cui a dover fare l'ultimo miglio sono le Regioni. Oggi, spiegano dal Cnr, la situazione e' "a macchia di leopardo". Con diritti diversi e risparmi diversi in parti diverse del Paese.
(Ami/ Dire)