(DIRE - Notiziario salute) Roma, 2 lug. - "Non e' accettabile che il governo usi la spending review per ridurre ancora il finanziamento per la sanita'. I tagli lineari gia' adottati ammonteranno nel prossimo triennio a 17 miliardi, con quasi tre miliardi di nuovi ticket". E' quanto affermano il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il responsabile Politiche della salute per il sindacato, Stefano Cecconi.
"Non e' piu' tollerabile aggiungere nuovi tagli", sostengono i due dirigenti sindacali affermando che: "Cosi' non si agisce con un'opera di riqualificazione della spesa inappropriata, certamente necessaria, giusta e possibile, come dimostra l'esperienza di alcune regioni che associano bilanci in ordine a buoni livelli di assistenza. Le regioni con i risultati di bilancio 'migliori', infatti, sono anche quelle con una migliore valutazione sui Lea erogati mentre al contrario le regioni in disavanzo presentano inadempienze sui Lea". Per Lamonica e Cecconi "con i tagli lineari si impedisce ogni risanamento e si riducono, di fatto, i confini della copertura pubblica e universale, spingendo verso la privatizzazione di alcune attivita'. Ormai vi e' il rischio di compromettere il sistema sanitario pubblico e quindi il diritto costituzionale dei cittadini alla tutela della salute e alle cure. E' poco serio- concludono- camuffare l'esigenza di fare cassa con la spending review, che non vuol dire tagliare il finanziamento ma spendere meglio".
(Ami/ Dire)