(DIRE - Notiziario salute) Roma, 28 giu. - Calano i consumi delle sostanze stupefacenti a Milano, ma la piaga sociale resta. Lo affermano gli studi dell'Istituto Mario Negri, basati sul prelievo delle acque reflue del depuratore di Nosedo, provenienti da circa 1,2 milione di abitanti. I dati, spiega il direttore Silvo Garattini, sono aggiornati all'ultimo semestre del 2011: "Il consumo di cocaina e' molto diminuito, mentre abbiamo registrato una crescita delle anfetamine". Il trend nell'aumento dei consumi di cocaina s'e' interrotto improvvisamente tra 2008 e il 2009. Le tracce dei principi attivi della cocaina nelle acque reflue sono passate da una media di 1,2 kg al giorno ad un valore di circa 600 grammi.
Ora la tendenza e' ad un nuovo lieve aumento, che ha fissato l'asticella a 700 grammi al giorno, con punte di consumi piu' elevate nel weekend. "Abbiamo attribuito questo dato alla crisi economica, che ha fatto alzare i prezzi delle droghe", commenta Ettore Zuccato, responsabile del settore statistico dell'Istituto Mario Negri. La diminuzione registrata dal Mario Negri secondo Silvio Garattini non e' in contraddizione con il record dei sequestri in Italia nel 2011, che l'osservatorio Narcoleaks ha fissato a 4,6 tonnellate. "Si vede che c'e' una forte pressione delle organizzazioni che si dedicano al narcotraffico per aumentare i consumi", precisa.
Difficile, infatti, attribuire il calo delle strisce di coca ad una mirata azione sociale: "Sarebbe possibile sostenerlo - prosegue Garattini - se si fosse registrata una diminuzione anche nel consumo di anfetamine ed eroina". Anche in questo caso, pero', sono distanti gli anni dei picchi: per le anfetamine, il periodo peggiore e' stato nel novembre 2010, con un consumo giornaliero medio di 170 grammi. Oggi il dato e' diminuito di circa 50 grammi. Nota dolente invece il consumo della cannabis. La presenza del Thc, il principio attivo della sostanza stupefacente, si attesta dal 2005 a quota 5 chili al giorno. In leggera risalita anche il consumo di eroina, ancora lontano pero' da valori preoccupanti. Nel 2011 la quota media e' stata di 50 grammi al giorno, 10 grammi in piu' dei dodici mesi precedenti. (Wel/ Dire)