RETE DI CURE PER DARE PERCORSO TERAPEUTICO IN 2 MESI E NON 2 ANNI.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 25 giu. - Riuscire a chiudere il percorso di diagnosi in due mesi invece che in due anni. E smettere di girare tra un ospedale e l'altro per prenotare e fare esami. Con questo obiettivo, chiesto a gran voce dall'associazione dei malati reumatici (Amrer), la sanita' bolognese ha messo in piedi la rete reumatologica metropolitana, coordinando le strutture sanitarie dell'Ausl, del Policlinico Rizzoli e del Rizzoli. Prima di tutto e' stata fatta una "formazione a tappeto" sui medici di base, perche' "abbiano una maggiore sensibilita' nel riconoscere i sintomi", dal momento che saranno la porta d'accesso al percorso di cura per i malati reumatici. I pazienti saranno cosi' indirizzati da uno specialista dove avviene il grande cambiamento: sara' lui infatti a prenotate direttamente i successivi esami non appena avra' visitato il malato.
Ausl, Sant'Orsola e Rizzoli hanno poi creato agende specifiche per la prenotazione degli esami, con tempi certi di risposta. "La prima visita specialistica e' garantita in sette giorni- assicura il direttore sanitario dell'Ausl, Massimo Annichiarico- e il percorso diagnostico dovrebbe essere completato in 60 giorni". Prima, spiega invece la presidente dell'Amrer, Guerrina Filippi, servivano anche due anni per fare tutti gli esami necessari e avere una diagnosi completa, "e quelli fatti per primi non andavano piu' bene. A volte ci volevano 12 anni prima di capire che cosa avesse un malato". La Rete reumatologica sara' attiva dal 2 luglio e riguarda i pazienti delle tre malattie reumatiche fra "le piu' gravi, le piu' comuni e le piu' curabili", per le quali tra l'altro e' prevista anche l'esenzione dal ticket: artrite reumatoide, spondilite anchilosante, connettiviti e vasculiti.
(Wel/ Dire)