SINDACATI: AUMENTANO SERVIZI, NON CALI PERSONALE SALE OPERATORIE
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 25 giu. - Aumentare i servizi diminuendo il personale. E' una equazione su cui, secondo i sindacati, l'Ausl Bologna sbaglia i conti. A meno che non pensi di ricorrere a ingenti quote di lavoro straordinario. E' il dubbio con cui i sindacati sono usciti dall'incontro di oggi con l'Azienda dopo aver discusso degli assetti dei servizi per l'estate, in particolare della riorganizzazione delle sale operatorie dell'Ospedale Maggiore di Bologna. La partita non si e' chiusa: se ne riparlera' all'inizio della prossima settimana. Questo perche' oggi, come racconta Daniele Bedetti (Fials-Cisal), "si stava concludendo la riunione, quando l'Azienda ha presentato un nuovo documento, con cui si riduce ulteriormente l'organico delle sale, tra infermieri e operatori socio-sanitari (Oss)". E' chiaro, prosegue il sindacalista, "che se si vuole discutere di una nuova proposta serve tempo, e non pochi minuti". Per cui, si e' deciso un aggiornamento a martedi'-mercoledi'. Una discussione che sembra partire, ancora una volta, in salita: "Abbiamo gia' chiarito che secondo noi (Cgil, Cisl, Uil, Fials-Cisal) l'Ausl deve mantenere l'organico cosi' com'e'", mette le mani avanti Bedetti.
I temi sul tavolo si arricchiscono poi della ipotesi di creare una centrale di sterilizzazione e due nuove "ricovery room" da sei letti ciascuna. In queste due stanze, i pazienti appena operati avrebbero tempo e modo per riprendersi, "un po' come si faceva in reparto o in rianimazione post-operatoria", spiega Nadia Ortensi (Cisl-Fp). Il fatto e', si chiede Ortensi, che "se ci saranno 12 posti letto in piu', e se ci sara' una nuova centrale di sterilizzazione, come possono diminuire il personale e assicurare un servizio adeguato?". Secondo la sindacalista della Cisl, nella proposta di riorganizzazione delle sale operatorie, "e' previsto un accorpamento logistico delle sale, in due piani anziche' tre, ma non una diminuzione di esse". Inoltre, "se l'Ausl vuole abbattere la lista d'attesa per gli interventi chirurgici dovra' quasi sicuramente aumentarne il numero". Tutto cio' "non puo' portare ad un calo di infermieri e Oss, che altrimenti sarebbero costretti agli straordinari".
Della stessa opinione anche Giuseppe Chiarelli (Cgil), che ribadisce quanto sia "importante che l'Azienda mantenga gli effettivi che ha attualmente, senza alcuna riduzione di personale, almeno fino a settembre". Poi, conclude Chiarelli, "magari se ne riparlera' in autunno, ma con l'estate e le ferie di mezzo, diminuire gli operatori non puo' essere possibile, tanto piu' se si vogliono aumentare certi servizi".
(Wel/ Dire)