"PREVEDERE ISCRIZIONE OBBLIGATORIA AL SSN, GARANTIRE PEDIATRA".
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 7 giu. - La risposta della politica e' "incerta e in ambito sanitario il tema della salute dei minori immigrati e' stato ignorato nell'ultimo Piano sanitario nazionale". Lo spiega il 5° Rapporto sul monitoraggio della Convenzione Onu sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia (Crc), prendendo in esame "una popolazione in crescita che, realisticamente, rappresenta il futuro dell'Italia".
Nel nostro Paese, inoltre, "non sono state prese in considerazione proposte specifiche di politiche sanitarie migliorative espresse da rappresentative societa' scientifiche". In ambito locale, con il progressivo decentramento amministrativo, particolarmente avanzato nel campo della sanita', si registra una "forte disomogeneita' anche nell'applicazione delle normative nazionali in ambito di accessibilita' dei servizi sanitari da parte dei minori stranieri e delle loro famiglie, cosa che si ripercuote sulle loro condizioni di salute".
La conseguenza di queste politiche "sono le disuguaglianze nell'accesso ai servizi da parte dei minori stranieri e delle loro famiglie". In particolare sulla nascita si sono concentrati i maggiori studi e in tutti si evidenziano esiti "peggiori tra gli stranieri: prevalenza di nati pretermine, di nati con basso peso e di punteggio Apgar a 5 inferiore a 8 (indice di sofferenza neonatale) e anche un eccesso di natimortalita'".
La soluzione, secondo il Gruppo Crc, prevederebbe che il ministero della Salute recepisse "quanto gli operatori di settore ed i tecnici delle Regioni propongono, e cioe' prevedere l'iscrizione obbligatoria al Ssn, o almeno garantire il pediatra di libera scelta e il medico di medicina generale a tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla loro condizione giuridica".
(Wel/ Dire)