(DIRE - Notiziario salute) Roma, 7 giu. - Almeno 2 bambini su 100 soffrono di apnee notturne, un disturbo della respirazione che si manifesta durante il sonno, noto come Sindrome OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Negli adulti questi disturbi hanno un'incidenza doppia (4%). L'OSAS pediatrica, la forma ritenuta piu' aggressiva, e' caratterizzata da eventi ricorrenti di parziale o completa ostruzione delle vie aeree durante il sonno, con conseguente interruzione della normale ventilazione, frammentazione del sonno stesso, deficit neurocognitivi e patologia cardiovascolare anche in tenera eta'. In particolare, si puo' rilevare ipertensione arteriosa con conseguenze cardio-circolatorie, alterazioni metaboliche, riflessi sullo sviluppo e sulla crescita, rischi di riduzione delle capacita' riflessive e del quoziente intellettivo. A lanciare l'allarme e' il professor Francesco Peverini, Direttore Scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno, secondo il quale, "e' necessario e urgente sensibilizzare le famiglie, i pediatri ed i medici scolastici affinche' intervengano per tempo nell'individuare i piccoli pazienti affetti da OSAS al fine di evitare l'acuirsi di rischi futuri. Si tratta di disturbi che possono riguardare l'individuo in qualsiasi fase del suo sviluppo e coinvolgere, quindi, anche i bambini di tutte le eta': l'OSAS colpisce circa il 2% della popolazione pediatrica in eta' prescolare e scolare e addirittura in questa fascia di eta' il 5% registra gia' il fenomeno del russamento".
Ma quali sono le cause delle apnee notturne nei bambini? Nella maggior parte di quelli tra 1 e 5 anni l'OSAS deriva da una ipertrofia adeno-tonsillare. Ma vi e' anche una correlazione (meno frequente) con patologie neuromuscolari, obesita' e alterazioni anatomiche cranio-facciali. Nel bambino la sindrome si caratterizza per pause respiratorie che, per essere efficaci, richiedono un minor tempo di ostruzione rispetto all'adulto.
I sintomi sono notturni e diurni e possono essere facilmente valutabili anche dai genitori: si osservano difficolta' nell'addormentamento, respirazione rumorosa durante la notte fino al russamento, agitazione nel sonno con assunzione di posizioni anomale che servono a contrastare l'ostruzione delle vie aeree, spesso enuresi e sudorazione. Durante il giorno, i bambini affetti da OSAS sono spesso iperattivi, facilmente irritabili, manifestano problemi comportamentali e scarso rendimento scolastico per ridotta capacita' a mantenere viva l'attenzione, la capacita' riflessiva, la memoria a lungo termine e il consolidamento della medesima; posso mostrare anche modificazioni del quoziente intellettivo; hanno poi un'ansia immotivata con aumento della frequenza e dell'intensita' di alcune paure. Ma non e' inusuale trovare bambini con pigrizia, svogliatezza e sonnolenza. Infine e possono presentare inappetenza con rallentamento della crescita ponderale.
Poiche' i bambini affetti da OSAS hanno maggiori necessita' di essere visitati dal pediatra, con una incidenza che varia dal 30 al 100% in piu' rispetto ai coetanei privi di tale condizione, e' necessario che durante le visite pediatriche o di medicina scolastica si trovi il tempo per identificare la patologia, con un'attenta anamnesi riguardante sia il sonno che il russamento, utilizzando anche appositi test, ma coinvolgendo sempre i genitori che dovrebbero diventare attenti osservatori.
"La diagnosi e la definizione di gravita' dell'OSAS pediatrica prevede, secondo le linee guida americane piu' aggiornate- spiega Peverini- l'esecuzione di un innocuo esame polisonnografico, che permette la contemporanea e continua registrazione, durante il sonno di numerosi parametri corporei, quali attivita' cardiaca, neurologica e respiratoria, durante il sonno notturno o durante il riposo pomeridiano per i piu' piccoli".
In caso di positivita', il trattamento dell'OSAS, obbligatorio data la severita' e gravita' delle conseguenze, prevede naturalmente un approccio terapeutico multidisciplinare che ha dimostrato di essere efficace nella soluzione di tutte le manifestazioni discusse. Considerato che nella gran parte dei casi l sindrome deriva dall'ipertrofia adeno-tonsillare, peculiare di questa eta', il bambino potra' trarre giovamento dall'utilizzo di un trattamento medico con corticosteroidi topici e antistaminici prima di ricorrere alla chirurgia, di pertinenza otorinolaringoiatrica (Wel/ Dire)