SALUTE. AUTISMO, PARTE UNA PETIZIONE PER RIAPRIRE LE LINEE GUIDA
CONTINUANO LE POLEMICHE SUL LAVORO DELL'ISS, IDO RILANCIA INIZIATIVA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 gen. - Parte una petizione
on line per riaprire il tavolo sull'autismo e sulle linee guida
predisposte dall'Iss. A rilanciare l'iniziativa e' l'IdO,
Istituto di Ortofonologia di Roma. Il 26 gennaio, si legge
nell'appello, "sono state presentate a Roma le linee guida per
l'autismo che raccomandano alle Regioni, come unico strumento
terapeutico, l'adozione della tecnica neo-comportamentale ABA
(Applaied Behaviour Analysis) derivata dal metodo Lovaas. Nella
metodologia utilizzata dal panel sono stati presi in
considerazione unicamente gli studi appartenenti all'ambito
neo-comportamentale a favore del metodo ABA, soprattutto in
Scozia e negli Stati Uniti, escludendo tutta la bibliografia
riguardante approcci diversi sia delle stesse nazioni che di
altre. Sono state, quindi, escluse tutte le esperienze cliniche
italiane ed estere che si rivolgono all'individuo nella sua
complessita' e che utilizzano metodologie diverse per validare i
propri studi". Da cio' deriva "il fatto che in ambito clinico si
imporra' l'attuazione di una sola linea di trattamento senza
possibilita' di scelta ne' da parte del paziente, ne'
dell'operatore. Tale posizione unilaterale, totalmente carente
sia sul piano scientifico che su quello clinico, non appare
adeguata ad affrontare un problema complesso come quello
rappresentato dall'autismo e non tiene conto della pluralita' che
anima lo scenario culturale".
"Appare irrispettoso- spiega l'appello- oltre che scorretto,
escludere dal dibattito tutti gli approcci diversi da quello neo
comportamentale, definendo scientifico il solo metodo preso in
esame perche' utilizza strumenti di tipo quantitativo e
parcellizzato che consentono piu' facili catalogazioni. Senza
entrare nel merito delle carenze riscontrabili nella metodologia
utilizzata e apprezzando comunque l'intento di fare un po' di
luce su una situazione clinica tanto discussa, e' doveroso
riaprire il dibattito per includere i recenti risultati della
ricerca nell'ambito della psicologia dell'eta' evolutiva che
pongono l'affettivita' alla base dello sviluppo cognitivo e per
consentire a tutte le autorevoli voci scientifiche italiane di
esprimere la propria posizione teorica e clinica in materia di
autismo". E' inoltre "fondamentale affrontare e non eludere il
problema della diagnosi per poter accertare la reale presenza del
disturbo, le sue diverse manifestazioni e la gravita' della
sintomatologia all'interno della disomogenea categoria dei
disturbi dello spettro autistico.
Cio' al fine di identificare l'intervento piu' proficuo in base
alle potenzialita' del singolo bambino e non agli strumenti
dell'operatore e per definire realmente l'efficacia della
terapia, tenuto conto che modalita' diagnostiche non omogenee non
consentono conclusioni scientifiche adeguate. Se non si apre un
dibattito che favorisca un confronto tra i vari approcci
teorico-clinici, si assistera' all'esercizio di un monopolio che
minera' alla base la liberta' dell'operatore di scegliere la
cura in base al proprio orientamento e alla gravita' del
disturbo, e quella del paziente di condividere il progetto
terapeutico. In riferimento a tutto cio', viste le dichiarazioni
rilasciate da molti esponenti del mondo scientifico e in
considerazione di tutti gli anni che la nostra formazione, sia
pur nella sua diversita', ha richiesto, abbiamo deciso di non far
passare inosservato tale avvenimento e di chiedere lo stesso
rispetto per tutte le altre linee di pensiero che tanto hanno
contribuito all'evoluzione di costrutti teorici e al
raggiungimento di risultati clinici. Tale unita' di intenti, che
sappia andare oltre la singola specificita' per garantire un
approccio completo all'individuo, si rende necessaria in questo
momento storico non solo per l'autismo ma anche per tante diverse
patologie che si troverebbero ad essere affrontate con la stessa
unica tecnica validata con la medesima modalita'. Per avviare il
procedimento di riapertura delle linee guida si richiedono,
dunque, i consensi di tutti coloro che, pur nella specificita'
della propria formazione, riconoscono la centralita' degli
affetti, delle emozioni e della relazione nello sviluppo e nella
strutturazione di una patologia tanto complessa". Per aderire
alla petizione basta inviare un'email all'indirizzo
ufficiostampa@ortofonologia.org
(Wel/ Dire)
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