SALUTE. AUTISMO, LORENZETTI: SU LINEE GUIDA SERVE APERTURA
"NON VOGLIAMO UN TESTO CIECO, E' PERFETTIBILE E VA RIGUARDATO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 gen. -"Quando parliamo di
linee guida occorre che ci sia un'apertura multidisciplinare per
garantire alle famiglie la scelta di un metodo di recupero
specifico. Stiamo parlando di una patologia dove la scienza ha
molteplici approcci e quindi credo che sia difficile per una
linea guida esprimersi solo su un metodo, anzi trovo sia molto
restrittivo e da' certamente da pensare". Cosi' Don Fabio
Lorenzetti, direttore del centro romano 'Opera Don Guanella', in
merito alle linee guida sull'autismo dell'Istituto superiore di
Sanita'.
"Bisognava ascoltare le persone interessate, come i familiare,
gli esperti del settore ed i responsabili dei differenti centri
di riabilitazione in Italia. Forse- ha aggiunto- il legislatore
ha utilizzato altri parametri che bisognera' conoscere". La
scelta che questo testo fa "schierandosi verso un solo approccio,
quello cognitivo comportamentale, diventa delicata- ha spiegato
Lorenzetti- riducendo notevolmente il margine di scelta per le
famiglie e per i costi che ne derivano, dovendo considerare solo
un modello terapeutico". Il gruppo di esperti che ha redatto il
testo in questione "doveva prendere maggiormente in
considerazione l'ambiente familiare e sociale che gravita attorno
ai soggetti coinvolti nel disturbo autistico, doveva mirare ad un
approccio centrato sulla persona e definito in modo
individualizzato. È difficile fare considerazioni piu' ampie
sulla persona e sulla patologia quando una linea guida prende una
posizione in fondo all'imbuto". Il direttore del centro 'Opera
Don Guanella' ha concluso: "Se la linea guida sull'autismo non
verra' modificata, faremo sentire non solo la nostra voce ma
quella di tutti i medici e gli operatori che lavorano nel nostro
centro. Capisco che ci sono delle urgenze, ma ricordiamoci che
'la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi'. Noi non vogliamo
un documento cieco, questo e' un testo perfettibile e bisogna
riguardarlo affinche' non ci siano altre carenze".
(Wel/ Dire)
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