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(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 gen. - È scontro sulle linee
guida sull'autismo che sono state presentate questa mattina
all'Istituto superiore di sanita' a Roma e che da ieri sono
consultabili online. Il risultato finale lascia perplessi molti
operatori del settore, associazioni di famiglie e parlamentari
che si occupano del tema salute. Alla Camera si riapre il
dibattito, con il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio
Cardinale, che ha dato la disponibilita' del governo ad
"integrare" il documento su sollecitazione della commissione
Affari Sociali.
Ieri a Montecitorio c'e' stata una conferenza di confronto fra
le diverse 'anime' (associazioni, esperti di settore) promossa un
gruppo bipartisan di parlamentari - Udc: Paola Binetti, Teresio
Delfino, Marco Calgaro, Nunzio Testa; Pd: Luciana Pedato; Pdl:
Lucio Barani; Api: Donato Mosella, Emanuela Baio; Fli: Carmine
Patarino - per fare un po' di chiarezza sull'argomento. Subito
dopo c'e' stato l'incontro dei deputati con il sottosegretario
Cardinale in commissione, dove e' emersa la volonta' dei
parlamentari di avviare un'indagine conoscitiva per approfondire
"come vengono assistiti" i pazienti con autismo "Le linee guida
rappresentano un lavoro serio che, pero', ha un punto di
debolezza: ci sono iniziative terapeutiche di realta' che
lavorano con passione, ma che ad oggi non possono contare su
articoli scientifici 'impattanti' pubblicati, che vengono
completamente escluse". Paola Binetti, deputata Udc, promotrice
della conferenza, ha spiegato cosi' le ragioni del dibattito in
corso che verte su questa polemica: nel documento si tiene conto
solo dell'approccio terapeutico cognitivo comportamentale
lasciando fuori altri approcci come quello relazionale. "Non
critichiamo le linee guida per cio' che dicono ma per cio' che
non dicono", ha detto l'esponente centrista. Il documento era
"atteso- ha aggiunto la senatrice Emanuela Baio, Terzo Polo-.
Essendo un primo passo per dare risposte a operatori e famiglie
e' bene che non sia lacunoso. Bisogna riaprire il dibattito per
evidenziare bene i diversi approcci terapeutici". Ha parlato di
linee guida "discriminatorie" Renato Mosella, deputato dell'Api.
Per Marco Calgaro, Udc, invece, sull'autismo "l'approfondimento
scientifico non e' ancora maturo". L'ex sottosegretario alla
Salute Francesca Martini ha ricordato che "le linee guida sono un
risultato importante ma vanno considerate come un punto di
partenza, una griglia dentro cui validare poi percorsi che poi
possono essere introdotti nelle regioni. Per questo documento
serve una manutenzione annuale". Poi le perplessita' degli
operatori: "Se le linee guida passano cosi', non e' vero che ci
sara' ancora liberta' di cura- ha lanciato l'allarme Federico
Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta e direttore dell'Istituto
di Ortofonologia di Roma-. Manca poi tutta la prte relativa alla
diagnosi. I centri terapeutici del Lazio non condividono il
documento"."Ho letto con preoccupazione le linee guida- ha
aggiunto Giovanna Maria Mazzoncini, presidente del Comitato
esecutivo dell'Associazione italiana di psicoterapia
psicoanalitica infantile- impongono una codificazione rigida
delle terapie, rappresentano una chiusura".
Sempre ieri, alla Camera, la commissione Affari Sociali ha
incontrato il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio
Cardinale, per discutere delle linee guida. Il segretario ha
rilevato che esistono "evidenti dispareri" sul tema dell'autismo.
Ha percio' dato la disponibilita' del governo a "approfondire,
validare ed integrare, qualora ci fossero gli elementi utili per
farlo, le linee guida". In questa ottica la commissione, su
sollecitazione di deputati come Paola Binetti, Udc, e Lucio
Barani, Pdl, ha chiesto di avviare una indagine conoscitiva per
"capire- spiega il presidente della commissione, Giuseppe
Palumbo, Pdl- come vengono assistiti i pazienti. Appena sara'
presentato il programma dell'indagine- ha detto- partiranno i
lavori". In commissione la deputata Anna Margherita Miotto ha
evidenziato come "se le linee guida passeranno cosi' nessuna
regione o operatore sanitario potra' dire no alle terapie
proposte. Davanti a disparere scientifici cosi' radicali serve
una integrazione".
(Ami/ Dire)