(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 gen. - L'Emilia-Romagna e'
una delle regioni piu' vecchie d'Italia (e d'Europa). Ma sta
ringiovanendo. E' il quadro presentato nel corso della quarta
conferenza sul Piano d'azione regionale per la popolazione
anziana. Secondo i dati dell'ufficio statistica di viale Aldo
Moro, negli ultimi anni "i ritmi di crescita della popolazione
anziana sono risultati inferiori a quelli dei giovani" in
Emilia-Romagna. C'e' stata insomma un'inversione di tendenza,
grazie alla "ripresa della natalita'" e all'immigrazione.
L'indice di vecchiaia e' dunque calato: dai 197 anziani ogni 100
giovani registrato nel 1999, si e' arrivati a 167 anziani su 100
giovani l'anno scorso. L'Emilia-Romagna rimane pero' una regione
'vecchia': l'indice europeo e' di 56 punti piu' basso (111),
quello italiano di 23 (144 anziani su 100 giovani).
Le previsioni demografiche, in ogni caso, stimano una crescita
del numero di anziani, tra il 2010 e il 2030, che "potrebbe
superare il 20%". Ad aumentare sara' soprattutto la popolazione
di grandi anziani, tant'e' che tra 20 anni si calcola che "circa
un terzo degli anziani in Emilia-Romagna avra' piu' di 80 anni".
Al momento, gli anziani residenti in Emilia-Romagna sono quasi un
milione (986.000 per la precisione), pari al 22% della
popolazione regionale. Circa la meta' di loro (517.000) sono over
75, mentre ammontano a 314.000 le persone che hanno superato gli
80 anni. Le donne sono il 57,6% tra gli ultrasessantacinquenni,
ma diventano il 65% tra i grandi anziani (con piu' di 80 anni).
Da un'indagine Istat realizzata nel 2010, emerge poi che il 27,6%
degli anziani in Emilia-Romagna vive da solo: si tratta di oltre
270.000 persone. Il 30% degli over 65 dichiara di stare bene o
molto bene, mentre il 19% dice di essere in cattive condizioni di
salute.
(San/ Dire)