(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 gen. - "No all'assenza del
diritto di prelazione dei sindaci sulle nuove farmacie previste
dal provvedimento del Governo". Lo chiede Assofarm,
l'associazione che riunisce le farmacie comunali italiane che
"promuovono la riforma del sistema di distribuzione del farmaco,
nel tentativo di favorire l'accesso al settore di soggetti oggi
penalizzati e al contempo migliorando la qualita' del servizio al
cittadino. Alcuni esempi di tutto cio' sono le proposte di
diversa remunerazione del farmacista, registro farmaceutico del
paziente e buone prassi della distribuzione".
A cio' si aggiungono "le nostre proposte di eliminare l'
'ereditarieta'' della licenza e la possibilita' di proprieta'
della Farmacia anche a soggetti non farmacisti. Crediamo,
infatti, che una concessione di pubblico servizio non possa
passare di padre in figlio e che vi possa essere una distinzione
tra chi investe capitali nelle farmacie e chi vi opera
professionalmente al suo interno". Da questa prospettiva Assofarm
"approva la decisione del ministro Balduzzi di definire il numero
dei farmacisti in base al fatturato prodotto da ogni farmacia,
come la nostra Federazione aveva suggerito al ministro nelle
settimane scorse". Quindi il no all'assenza del diritto di
prelazione dei sindaci "sulle cinquemila nuove farmacie previste
dal provvedimento del governo- spiega la nota-. Si tratta a
nostro avviso di un provvedimento che penalizza gravemente sia il
pluralismo nel settore (gia' oggi sbilanciato a favore dei
privati nella misura di 1 farmacia comunale ogni 10 private), sia
quei Comuni virtuosi che hanno saputo trovare nella buona
gestione delle Farmacie una valida entrata per le casse pubbliche
e un valido strumento di mission sociale". Secondo Assofarm "non
favorire l'espansione delle farmacie comunali significa privare i
territori locali di una presenza che negli anni ha saputo, piu'
di altri, produrre innovazione del servizio e oculata gestione
delle risorse pubbliche. Coerentemente con lo spirito di servizio
sanitario pubblico doverosamente offerto alle comunita' locali,
Assofarm non avviera' alcuna forma di serrata, come gia'
annunciato nelle settimane passate riservandosi, tuttavia, ogni
iniziativa a tutela degli interessi delle farmacie comunali".
(Gas/ Dire)