"PER SCONGIURARE RISCHIO PRESENTATA MOZIONE IN PROVINCIA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 feb. - "Saremo presenti oggi
all'iniziativa di protesta dei medici e degli operatori del
centro di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I
per scongiurare la chiusura dello storico istituto. Lo scorso
anno nonostante i tagli, il centro ha assicurato oltre 6.000
visite ambulatoriali e assistenza diurna per la cura di patologie
neurologiche, psichiatriche, disabilita' dello sviluppo e piu' di
700 ricoveri, il tutto garantito da 10 neuropsichiatri infantili
e da un organico carente". A dichiararlo, in una nota, e'
Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e
Liberta' e responsabile Welfare di Sel Area metropolitana di Roma.
"Attualmente il funzionamento della Neuropsichiatria infantile
del Policlinico Umberto I e' in grave difficolta'- prosegue- a
causa del mancato rinnovo dei contratti a termine dei medici e
del personale assistenziale. Da oltre un anno, poi, si profila il
rischio di ridimensionamento della struttura e di chiusura di
posti letto da parte della giunta regionale. Per scongiurare la
chiusura dello storico centro di Neuropsichiatria infantile,
fondato e diretto da Giovanni Bollea, abbiamo presentato una
mozione in Provincia. Il documento impegna la nostra istituzione
ad assumere tutte le iniziative utili e necessarie, compresa
l'eventuale apertura di un tavolo tecnico con i soggetti a
diverso titolo competenti, in primis la Regione Lazio,
l'universita' La Sapienza e il policlinico Umberto I, affinche'
il centro sia posto nelle condizioni, attraverso un'adeguata
dotazione di personale specialistico e di risorse finanziarie, di
fornire risposte efficaci alle richieste di aiuto e assistenza
degli utenti e delle loro famiglie".
"Il centro fondato da Bollea- conclude Peciola- e' un punto di
riferimento fondamentale per la prevenzione, cura e
riabilitazione nell'ambito della neuropsichiatria infantile, e va
difeso dalla forbice della presidente Polverini e dal massacro
della sanita' pubblica".
(Com/Fmu/ Dire)