(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 23 feb. - Anche gli chef
aiutano le donne nella lotta contro il tumore al seno. E' infatti
proprio dall'alimentazione che parte la prevenzione, ma anche una
miglior convivenza con "una forma di tumore che colpisce ogni
anno a Bologna 750 nuove donne", ha spiega ieri Claudio Zamagni,
responsabile istituto di Oncologia medica del Policlinico
S.Orsola-Malpighi di Bologna, alla presentazione della campagna
nazionale itinerante 'Assapora la vita', che proprio ieri ha
fatto tappa sotto le Due torri. L'iniziativa, promossa in citta'
dalle associazioni di pazienti 'Il seno in poi' e 'La melagrana',
porta in campo l'esperienza del giovane cuoco Alessandro
Circiello che, ieri pomeriggio in un incontro pubblico,
preparera' in diretta ricette pensate appositamente (assieme a
medici e oncologi) per aiutare le donne con tumore alla mammella
ad affrontare meglio le terapie e ritrovare il gusto della vita.
Infatti, Maria Paola Falleroni, presidente del 'Il seno in
poi' racconta, partendo dalle sua esperienza, che "nei due, tre
giorni dopo la chemioterapia si sta male e si ha inappetenza. E'
difficile riuscire a mangiare a causa della nausea e l'iniziativa
vuole proprio aiutare le donne a continuare lo stesso ad
alimentarsi proponendo piatti leggeri e salutari". Trenta di
queste ricette sono anche contenute in un ricettario che porta il
nome della campagna: "Un valido alleato per mangiare in modo sano
ma anche un aiuto psicologico", fa presente Corrado Boni,
direttore dell'Oncologia medica Arcispedale Santa Maria nuova di
Reggio Emilia. Boni spiega che "la chemioterapia e' un momento
molto delicato e non certo quello per fare diete" e dunque il
ricettario "puo' aiutare le donne a mangiare correttamente senza
sottoporsi a privazioni e cucinare puo' diventare un'attivita'
rilassante, un modo per distrarsi".
Durante l'incontro di ieri, inoltre, alcuni esperti
illustreranno i principi generali di una sana alimentazione e le
proprieta' di alimenti utili come prevenzione. La campagna
infatti non e' rivolta solo a pazienti oncologici ma a tutte le
donne perche' la prevenzione parte dallo stile di vita. Giulio
Marchesini, direttore Ssd di malattie del metabolismo e dietetica
clinica del S.Orsola, segnala ad esempio che "vi e' una
correlazione tra sovrappeso e tumore": l'eccesso di grasso
"favorisce alterazioni ormonali che si ripercuotono sulla
possibilita' di sviluppare un tumore al seno. L'obesita' quindi
aumenta del 30% la possibilita' di ammalarsi, ma pochi lo sanno e
la preoccupazione maggiore rimane per il proprio aspetto estetico
e per il rischio di malattie cardiovascolari".
Oltre alla campagna di prevenzione, oggi sono anche state
presentate anche le ultime frontiere della medicina oncologica,
terapie basate su meccanismi d'azione in grado di coniugare
efficacia dei farmaci con la loro tollerabilita'. "Le reazioni di
ipersensibilita' alla terapia non sono dovute agli agenti
citotossici, i taxani, ma all'azione del solvente in cui vengono
disciolti sui tessuti sani- spiega Zamagni- oggi invece viene
utilizzato il Paclitaxel, un nuovo taxano che, contenuto in
nanoparticelle, sfrutta le proprieta' di trasporto dell'albumina,
invece del solvente, per entrare nelle cellule tumorali grazie".
Inoltre, "e' al vaglio l'utilizzo di anticorpi monoclonali al
posto della chemioterapia perche' non danno effetti collaterali",
aggiunge sottolineando che, oltre a queste nuove tecnologie
farmaceutiche, "sono migliorate anche le conoscenze della
biologia dei tumori della mammella ed e' oggi possibile mettere
in campo terapie mirate". Queste, insieme alla diagnosi precoce e
all'estensione della fascia di eta' per lo screening mammografico
dai 47 ai 74 anni, hanno portato ad una "diminuizione del tasso
di mortalita' per tumore al seno in Emilia-Romagna, nonostante
l'incidenza sia piu' alta della media nazionale con 3.800 nuovi
casi all'anno", conclude Zamagni.
(Wel/ Dire)