DENTICO (HIP): CONTRAFFAZIONE HA A CHE FARE CON ABUSO DEL MARCHIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 feb. - "Il farmaco
sub-standard o di cattiva qualita' e' oggi utilizzato per
spingere l'agenda internazionale legata al rafforzamento dei
diritti di proprieta' intellettuale, con risvolti che si
ritorcono contro la salute pubblica".E' l'allarme lanciato da
Nicoletta Dentico, co-direttore di Health Innovation in Practice
(Hip), un think thank che si occupa di trovare soluzioni
all'innovazione delle cure per i Paesi poveri, nell'ambito della
Giornata di Studio 'Il problema dei farmaci substandard e
contraffatti: la situazione internazionale, il ruolo
dell'Italia', promossa ieri a Roma dalla Societa' Italiana di
Malattie Infettive e Tropicali (Simit) in collaborazione con
l'Istituto Superiore di Sanita' (Iss).
Dentico ha spiegato che "la contraffazione ha a che fare con
l'abuso del marchio: puo' avvenire con il farmaco di marca o
generico, con principi attivi dosati correttamente oppure no,
basta che le confezioni non siano regolari". La co-direttrice di
Hip ha poi elencato le diverse iniziative contro la
contraffazione messe in campo negli ultimi anni, tra cui la piu'
attuale e' l'Acta (Anti Counterfeiting Trade Agreement),
l'accordo commerciale plurilaterale volto a dettare norme piu'
efficaci per contrastare la contraffazione e la pirateria
informatica, siglato a Tokyo il 26 gennaio da 22 dei 27 Stati
membri dell'Unione europea tra cui l'Italia e gli Stati che lo
avevano adottato gia' nell'ottobre 2011 (Australia, Canada,
Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Marocco, Nuova Zelanda,
Singapore, Svizzera e Stati Uniti). "Nell'Acta, come nei vari
negoziati bilaterali che Stati Uniti e Unione Europea stanno
portando avanti con i Paesi del sud del mondo - sottolinea
Dentico - sono previste norme che scoraggiano la diffusione di
farmaci generici a basso costo".
"Si tratta di norme- spiega Daniele Dionisio, coordinatore del
Gruppo di Lavoro del Parlamento Europeo 'Innovation, Access to
Medicines and Povery-Related Diseases'- che permettono di
bloccare e distruggere carichi di farmaci alla frontiera, anche
senza controlli di qualita' ma solo per una questione di marchi".
Sfortunatamente, ha aggiunto, "la legislazione internazionale
troppo spesso non focalizza sulla qualita', quanto sulla
protezione di interessi di monopolio. Ed e' oggi in atto una
strisciante quanto inconsistente campagna diffamatoria del
medicinale generico sbrigativamente assimilato al contraffatto.
Si vuole far passare l'idea che farmaci brevettati significa
farmaci sicuri", afferma Dentico. Preoccupante risulta in
particolare per i due esperti, la norma dell'Acta che sancisce
"la responsabilita' legale di terzi che utilizzano tali farmaci",
che potrebbe ricadere su organizzazioni umanitarie come Medici
Senza Frontiere. Dentico ha poi presentato il programma "PQ" (di
Pre Qualificazione) dell'Oms (Organizzazione Mondiale della
Sanita') come "l'unico programma ad hoc del sistema Nazioni Unite
che da' parere sulla qualita' dei farmaci". Nato nel 2001, PQ ha,
ad oggi, pre-qualificato 24 farmaci, poi utilizzati da programmi
internazionali come Unicef, Fondo Globale contro l'Aids, la
Tubercolosi e la Malaria e Unitaid. Dentico ha sottolineato che
questo programma e' diventato anche un programma di formazione
per gli operatori e per le strutture del Sud del mondo, oltre a
dare valutazioni sulla qualita' dei farmaci. In conclusione, gli
esperti partecipanti al convegno hanno sottolineato la necessita'
di concentrare gli sforzi promuovere il rafforzamento di
programmi come quello di Pre Qualificazione dell'Oms, ma
soprattutto il sostegno alle autorita' regolatorie del farmaco
nei Paesi, piuttosto che concentrare, come accade oggi, le
risorse nella sola lotta alla contraffazione.
(Wel/ Dire)