(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 feb. - La quotidiana
esposizione ad alti livelli di Pm10, secondo lo studio
statunitense del Rush University Medical Center, puo' infatti
accelerare il declino cognitivo delle donne in eta' avanzata e
avere effetti tanto piu' gravi quanto maggiore e' stata la
concentrazione di inquinanti respirata. La ricerca, sostenuta
dall'agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, e'
stata coordinata dalla ricercatrice Jennifer Weuve che ha seguito
per 14 anni un gruppo di 19.409 donne americane di eta' compresa
tra i 70 e gli 81. I ricercatori hanno esaminato le varie
particelle inquinanti sospese nell'aria, dividendole in base al
diametro. Il team ha poi messo in relazione lo smog con il
declino cognitivo. Ebbene le donne esposte ai piu' alti livelli
di particolato ambientale hanno evidenziato un maggior calo
cognitivo rispetto alle coetanee. E il declino e' stato piu'
veloce in quelle persone vittime di esposizione a livelli piu'
elevati di particolato fine. "A differenza di altri fattori che
possono essere coinvolti nella demenza, come la dieta e
l'attivita' fisica, l'inquinamento dell'aria e' qualcosa su cui
possiamo intervenire come societa', attraverso la politica, la
regolamentazione e la tecnologia- ha sottolineato la dottoressa
Weuve- quindi, se i nostri risultati saranno confermati da altre
ricerche, la riduzione dell'inquinamento atmosferico si rivelera'
un mezzo per ridurre il declino mentale legato all'eta' negli
anziani".
(Alf/ Dire)