(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 feb. - La crescita dei parti
cesarei in Italia, "non e' una novita'. Lo e' l'idea di mandare i
Nas a verificare l'inesistenza di abusi, come se i controlli
fiscali potessero certificare l'appropriatezza dei comportamenti
clinici ed organismi ispettivi sostituirsi all'autonomia
professionale". Lo sottolinea il segretario nazionale dell'Anaao
Assomed, Costantino Troise.
"Cio' che serve- sostiene Troise- e' un deciso intervento
legislativo che sottragga il complesso e scivoloso tema della
responsabilita' professionale dei medici, particolarmente sentito
tra gli ostetrici, alla discrezionalita' interpretativa di
giudici tuttologi aiutati da periti tuttologi, attraverso un
diverso inquadramento del reato colposo in sanita' che riporti
serenita' di giudizio in ambienti oggi preda della medicina
difensiva. Ed il coraggio di azioni organizzative che assicurino
l'esistenza solo di punti nascita dotati di ottimale dimensione
organizzativa e dotazione organica".
L'Anaao Assomed torna a chiedere, percio', "una decisa
accelerazione dei disegni di legge sulla responsabilita'
professionale medica giacenti in Parlamento da anni e coraggio
organizzativo e programmatorio delle Regioni che non possono
sottrarsi all'obbligo costituzionale di garantire i Lea
nascondendosi dietro il blocco del turnover ed i tagli dei
finanziamenti".
(Ami/ Dire)