(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 feb. - Il Consiglio di
Amministrazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), su
proposta del Direttore Generale, ha approvato il "Regolamento per
la disciplina dei conflitti d'interesse all'interno dell'Agenzia
Italiana del Farmaco". Il provvedimento e' in fase di
completamento del suo iter che prevede l'approvazione da parte
dei Ministeri vigilanti. Il Regolamento AIFA , il primo di questo
genere adottato da un'Agenzia regolatoria, trova applicazione
anche nei confronti dei componenti degli organi decisionali o di
controllo come il Consiglio di Amministrazione (CdA), il Collegio
dei Revisori dei Conti (CdR) e l'Organismo Indipendente di
Valutazione (OIV), nonche' di ogni ulteriore Organismo,
Commissione, Gruppo di lavoro istituito e definisce nel dettaglio
i criteri per la definizione dei conflitti di interesse e i
rischi ad essi associati.
Il nuovo provvedimento si ispira ai principi stabiliti
dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nella "Policy sulla
regolamentazione dei conflitti d'interesse dei membri e degli
esperti dei Comitati Scientifici" e ha l'obiettivo di assicurare
che i dipendenti e gli esperti dell'Agenzia operino nel rispetto
di tre principi fondamentali: appartenenza, trasparenza e
responsabilita'. Il principio di appartenenza riguarda tutti
coloro che hanno un rapporto di lavoro o di consulenza con
l'Agenzia e li impegna ad agire al fine della realizzazione del
bene comune e nell'interesse generale della tutela del diritto
alla salute disponendo, in caso di conflitto di interessi, che
sia privilegiato l'interesse generale rispetto a obblighi di
lealta' societaria o associativa. Il principio di trasparenza
richiede a tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro o di
consulenza con l'Agenzia di comunicare annualmente all'Agenzia
qualsiasi situazione di vantaggio derivante da progetti o da
azioni di competenza dell'Aifa nelle quali sono a qualsiasi
titolo coinvolti. Il principio di responsabilita'
(Accountability: Componente del controllo di gestione che misura
l'attendibilita' di chi amministra la res pubblica) impegna tutti
coloro che hanno un rapporto di lavoro o di consulenza con
l'Agenzia a rispondere della correttezza e della efficacia delle
attivita' svolte e a dichiararsi disponibili a rendere conto dei
risultati sottoponendo le attivita' a processi di valutazione
misurabile.
(Wel/ Dire)