(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 feb. - "Nel nuovo rapporto
del Centro Nazionale Trapianti sono contenuti gravi elementi di
preoccupazione sul piano dell'efficienza e del rigore economico
del Servizio Sanitario Nazionale. In un periodo in cui si discute
costantemente di ticket e nuove tasse per i cittadini, e' uno
scandalo che meno della meta' dei 110 centri trapianto in Italia
raggiunga gli standard di attivita' clinica annuale, indicata da
norme che sono il frutto dell'esperienza scientifica
internazionale". Lo afferma Ignazio Marino, presidente della
Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, a
commento dei dati diffusi dal Centro Nazionale Trapianti
"E' un dato preoccupante per la qualita' delle cure e per lo
sperpero di centinaia di milioni di euro. Ad esempio, i centri
per il trapianto di fegato di Bari e Genova, dovrebbero essere
immediatamente chiusi e i cinque centri per lo stesso tipo di
trapianto a Roma ridotti al massimo a due. Nessuno di essi-
continua Marino- esegue il numero minimo di 25 trapianti l'anno.
Non parliamo poi del trapianto di rene, per cui almeno 15 centri
italiani non rispettano le indicazioni del ministero della
Salute. O ancora dei 16 centri italiani per il trapianto di
cuore, di cui solo tre rispettano le norme. La Commissione che
presiedo ha aperto una specifica inchiesta su questo aspetto
importantissimo del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Non e' necessario fare rivoluzioni, basterebbe sospendere
l'autorizzazione ai centri con un basso tasso di attivita' che
costano moltissimo e non offrono servizi adeguati, per poi
redistribuire le risorse ai centri di eccellenza. Questo Governo
ha fatto tanto in tempi rapidi, ora adotti una politica sanitaria
davvero basata sul merito e sull'appropriatezza in modo da
rispettare i cittadini e gli sforzi economici che sono stati gia'
chiesti loro".
(Com/Ami/ Dire)