(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 feb. - "Arrabbiati,
preoccupati e desiderosi di maggiore apertura". Ecco come si sono
definiti i numerosi psicologi e psichiatri che in questi giorni
hanno aderito alla petizione lanciata dall'Istituto di
Ortofonologia per far riaprire un tavolo di confronto sulle linee
guida sull'autismo, presentate lo scorso 26 gennaio a Roma
dall'Istituto Superiore di Sanita'.
"Sono disposto a supportare la necessita' di rivedere ed
ampliare il testo in questione. Ho gia' espresso alcuni pareri
sull'argomento e sto lavorando alla stesura di un position
statement dove vengono affrontati i limiti principali". Lo ha
affermato Marco Bertelli, presidente della sezione Disabilita'
Intellettiva dell'associazione mondiale di Psichiatria, sempre a
sostegno della petizione. Le polemiche non si placano, continuano
le tantissime richieste di confronto, tra cui quelle dei centri
di Riabilitazione, Asl, scuole di Psicoterapia di tutta Italia,
associazioni di Psicoterapia, i Consultori di psicoanalisi
applicata, l'Unione nazionale pediatri, la Confederazione
italiana pediatri ed il Centro studi di psicomotricita'
psicologia e neuropsichiatria infantile. Tutte queste realta'
chiedono "la riapertura del dibattito e del confronto tra
specialisti che rappresentano differenti approcci teorici e
clinici per la definizione delle linee guida sull'autismo,
perche' la presa in carico dei bambini deve essere globale".
Occorre, infatti, secondo il presidente dell'Associazione di
psicoterapia psicoanalitica dell'infanzia, adolescenza e
famiglia, Giovanna Maria Mazzoncini, "istituire una nuova
commissione che ampli e approfondisca la complessita' degli
interventi necessari, proponendo una metodologia non settoriale e
un'impostazione che tenga conto anche di importanti apporti
scientifici esclusi dal documento presentato". Sulla tecnica
neo-comportamentale Aba un "netto dissenso" e' stato espresso
anche dall'associazione Onlus Pianeta Handicap di Rovigo.
Per far riaprire quindi un dibattito che "favorisca un
confronto tra i vari approcci teorico-clinici" e che contrasti
"l'esercizio di un monopolio che minera' alla base la liberta'
dell'operatore di scegliere la cura in base al proprio
orientamento e alla gravita' del disturbo, e quella del paziente
di condividere il progetto terapeutico", l'Istituto di
Ortofonologia ha avviato una petizione sul sito
www.ortofonologia.com. Nel testo si afferma che oggi piu' che mai
si rende necessaria una "unita' di intenti che sappia andare
oltre la singola specificita' per garantire un approccio completo
all'individuo, non solo per l'autismo ma anche per tante diverse
patologie che si troverebbero ad essere affrontate con la stessa
unica tecnica validata con la medesima modalita'". Per avviare il
procedimento di riapertura delle linee guida si richiedono,
dunque, i consensi di tutti coloro che, pur nella specificita'
della propria formazione, "riconoscono la centralita' degli
affetti, delle emozioni e della relazione nello sviluppo e nella
strutturazione di una patologia tanto complessa". Per aderire
alla
petizione basta inviare un'email
all'indirizzo
ufficiostampa@ortofonologia.org.
(Wel/ Dire)