(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 apr. - Restituire ai cittadini sardi internati negli ospedali psichiatrici giudiziari il diritto ad essere curati nell'Isola, ma anche impedire che si costruiscano in Sardegna piccoli manicomi dove accogliere chi, a causa di reati legati al disagio psichiatrico, e' costretto a vivere di fatto in uno stato di reclusione. E' il tema della giornata di approfondimento che si celebra oggi a Cagliari, all'interno della campagna "Un volto, un nome" organizzata dal comitato "Stop Opg Sardegna". La giornata di mobilitazione, a cui hanno aderito anche molte associazioni che lavorano a stretto contatto col mondo del disagio mentale, vuole ribadire la contrarieta' di buona parte del mondo del volontariato alla costruzione nell'Isola di strutture che possano, in qualche modo, ricordare i vecchi manicomi, sebbene in dimensione piu' ristretta. "Come organizzazioni aderenti al comitato sardo Stop Opg- ha proseguito Loddo- chiediamo alla Regione Sardegna, alle Asl e ai Dipartimenti di Salute Mentale, l'impegno per assistere e curare i cittadini sardi ancora internati negli Opg della penisola. Faremo di tutto per evitare che il ritorno di queste persone avvenga attraverso la costruzione di piccoli manicomi mascherati da strutture terapeutiche. Sollecitiamo l'apertura di un tavolo di confronto con Regione e direttori dei dipartimenti di salute mentale".
(Wel/ Dire)