(DIRE) Roma, 12 apr. - In Italia c'e' "carenza di specialisti in alcune materie come la chirurgia, la neurochirurgia, l'ortopedia, l'ostetricia per via del fenomeno della colpa medica che fa si' che molti dei posti rimangano deserti. I ragazzi si rendono conto che c'e' il rischio di cause anche molto dispendiose. Per questo dirottano il loro interesse verso altri rami e cosi' il paese rischia di fare la fine della Gran Bretagna, dove sono costretti a importare medici da paesi con una cultura di studi diversa come l'Asia". A parlare e' Rocco Bellantone, preside della facolta' di Medicina della Cattolica, dove si sta svolgendo il test di preselezione per aspiranti medici. La soluzione, spiega, e' "fare la legge sull'atto medico. L'Italia e' l'unico paese dove non e' previsto, c'e' ancora il Codice Rocco. In altri paesi c'e' scritto che se un laureato in medicina incide un addome fa un atto medico, in Italia fa una azione lesiva".
Per Bellantone il Parlamento dovrebbe intervenire, ma serve anche una "spinta da parte di quella popolazione che spesso e' aizzata da lobby interessate alla medicina risarcitoria che dicono che con una legge sull'atto medico si vuole mettere il medico al di sopra delle leggi. Otto commissioni parlamentari- spiega Bellantone- hanno fatto proposte del genere. Tutte le volte le lobby accusavano Parlamento e medici di allontanare il medico dalla giustizia ordinaria".
(Wel/ Dire)