SETTIMANALE CURIA BOLOGNA IN PRESSING PER IL FATTORE FAMIGLIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 26 set. - Sul ticket
sanitario "nessun dorma.
Soprattutto in Regione". 'Bologna sette', l'inserto domenicale
della Curia di Bologna sul quotidiano 'Avvenire', fa pressing su
viale Aldo Moro perche' modifichi i criteri con cui viene
applicato il ticket. Criteri, scrive Stefano Andrini in prima
pagina, che determinano un prelievo "iniquo, in quanto privilegia
chi vive da solo rispetto alla famiglia". A "parole- prosegue
l'articolo- sono tutti d'accordo: l'assessore regionale alla
Salute, i partiti, in particolare Udc e Pdl, che in varie forme
si sono attivati, la societa' civile". Ma, "a quasi un mese
dall'entrata in vigore", nulla e' cambiato. Eppure, insiste
'Bologna sette', "la ricetta, piu' efficace dell'Isee e dello
stesso 'quoziente Parma', e' a portata di tutte le tasche,
comprese quelle degli enti locali che in questo periodo sono
particolarmente vuote'". Si chiama "fattore famiglia".
Roberto Bolzonaro, vicepresidente del Forum nazionale delle
associazioni familiari, spiega come questo criterio potrebbe
correggere il ticket regionale. Il fattore famiglia, dice, "si
basa sull'idea di calibrare il carico familiare in funzione del
numero delle persone che compongono il nucleo, tenendo anche
conto della presenza di invalidita', disabilita' o situazioni di
monogenitorialita'". Stabilito cio', "il reddito familiare
complessivo viene successivamente diviso per questo peso". Un
metodo, assicura Bolzonaro, "facile da applicare anche al ticket
regionale". Difatti, "al di sotto di un reddito pesato si
potrebbe avere esenzione dal ticket. Sopra si potrebbe creare
delle fasce di eventuale riduzione del 50%, del 20%, del 30%".
Una ricetta, conclude il giornale, da "cotto e mangiato". E
"soprattutto in grado di restituire alla famiglia un po' di
giustizia. Nessun dorma. Soprattutto in Regione".
(Wel/ Dire)