"MINISTERO STA PROVVEDENDO A VARARE NUOVE LINEE GUIDA CONTROLLI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 set. - Il caso
dell'infermiera affetta da tbc (tubercolosi) all'ospedale
policlinico Gemelli di Roma, ha fatto il giro del mondo, "ed e'
proprio per questo che il ministero della Salute si e' visto
'costretto' a partecipare al convegno "Tbc a Roma: che fare?",
organizzato dal Codacons". E' quanto sostiene medicinalive.it.
A rispondere alle domande dei giornalisti, ma anche di tutti i
presenti, c'era Giovanni Rezza, direttore del dipartimento
Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanita'. Da quello
che dichiara Rezza, "anche il ministro della Salute, Ferruccio
Fazio, e' risultato positivo al test sulla tbc, come del resto il
12% della popolazione italiana". E alla domanda se il ministro si
stesse curando o meno, Rezza risponde: "No, non si sta curando,
non ce n'e' bisogno. Le persone positive, se hanno infezioni
latenti, non sono a loro volta contagiose e non devono curarsi a
meno che, in rari casi sviluppino dei sintomi".
Comunque, dopo il caso di Roma, il ministero della Salute sta
procedendo a varare nuove linee guida per rendere piu' stretti i
controlli, "soprattutto nelle neonatologie, reparti raramente
colpiti ma che accolgono pazienti fragili che vanno assolutamente
tutelati" conclude Rezza.
(Wel/ Dire)