DIFFIDATO FAZIO A MODIFICARE DATI PUBBLICATI SU SITO MINISTERO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 set. - "Estendere i
controlli sulla tbc anche agli studenti di medicina e agli
specializzandi che hanno accesso al Policlinico Gemelli". Lo
chiede oggi il Codacons, che spiega: "Finalmente, anche se in
netto ritardo, la Procura di Roma ha preso in considerazione la
possibilita' di una contaminazione ambientale, che puo'
interessare reparti diversi da quello di neonatologia- afferma il
presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Cio' significa che oltre
al personale sanitario, anche gli studenti e gli specializzandi
che hanno accesso al Policlinico, possono essere entrati in
contatto col bacillo. Costoro, che generalmente non sono
sottoposti ai controlli periodici riservati ai dipendenti, devono
quindi effettuare i test gratuiti e verificare un eventuale
contagio".
"L'associazione- prosegue la nota- ha poi inviato oggi una
diffida al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, relativamente
ai dati sull'incidenza della tbc in Italia apparsi sul sito
internet del dicastero. Il ministro scrive infatti: dei 1.415
soggetti gia' sottoposti al test quantiferon l'8,6% e' risultato
positivo, quindi, sotto quello che e' l'indice di bassa incidenza
della Tbc nei Paesi sviluppati. Questa affermazione- spiega il
Codacons- contraddice nettamente i dati statistici ufficiali
suddivisi per fasce d'eta': in base ai dati Istat per gli anni
1992-2007, infatti, l'incidenza della Tbc presso la popolazione
di eta' inferiore ad anni 14 e' di quattro volte inferiore alla
media nazionale, senza contare che il dato relativo alla
popolazione neonatale e' praticamente dello zero per cento! Per
tale motivo il Codacons ha diffidato il ministro a modificare le
informazioni riportate sul sito del ministero della Sanita', che
rischiano di creare disinformazione e confondere le famiglie
coinvolte".
(Wel/ Dire)