DOMANI E SABATO APPUNTAMENTO A MONTECATINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 set. - Tracciare le linee
guida per arrivare ad una revisione degli assetti del welfare
alla luce della crisi economica, in modo da rendere la protezione
sociale piu' adeguata ai bisogni sociali e piu' sostenibile sul
piano finanziario.
Questo uno degli obiettivi della convention del volontariato
toscano, in programma venerdi' 23 e sabato 24 settembre a
Montecatini Terme (Pt) e organizzata da Cesvot. L'appuntamento
sara' organizzato per aree tematiche: diritto alla salute,
programmazione socio sanitaria e ruolo del volontariato, non
autosufficienza, immigrazione, integrazione e diritti di
cittadinanza. Su ciascuna di queste tematiche si confronteranno
studiosi, amministratori e rappresentanti del volontariato. Tra
gli ospiti presenti, il presidente della regione Toscana Enrico
Rossi, gli assessori regionali al sociale e alla sanita'
Salvatore Allocca e Daniela Scaramuccia, Fabio Lenzi di Iris
(Idee e Reti per l'Impresa Sociale), Andrea Salvini, professore
di sociologia generale all'Universita' di Pisa.
"Vogliamointerrogarci sulle direzioni del cambiamento, sulle
ragioni che lo rendono necessario e su quelle che ne ostacolano
lo sviluppo - affermaPatrizio Petrucci, presidente di Cesvot - E
vogliamo, in sinergia con i principali attori del sistema,
portare il contributo e la proposta del volontariato toscano. La
crisi economica e sociale in atto ci impone sinergie e
collaborazioni anche nuove. Questa occasione e' la prima nel suo
genere. Ringraziamo la regione Toscana e in primis il governatore
Rossi per aver accolto con sensibilita' e attenzione questa
occasione di confronto".
Secondo l'assessore Allocca"solidarieta' e partecipazione attiva
sono da sempre fattori che caratterizzano la comunita' toscana.
Fattori che in un momento cosi' delicato assumono un'importanza
decisiva. In questa crisi complessiva, non solo economica ma
soprattutto sociale, e di indebolimento del sistema di welfare,
il volontariato puo' assumere un ruolo fondamentale. Ovviamente
non possiamo aspettarci che questa risorsa assolva a compiti che
spettano ad altri, attraverso ad esempio la fornitura di servizi
a basso costo o gratuiti, ma puo' essere lo strumento per
ricucire e recuperare un tessuto sociale che si sta
inesorabilmente deteriorando". Negli ultimi anni, infatti, il
volontariato toscanoha aumentato la sua disponibilita' ad entrare
nelle dinamiche del welfare territoriale anche attraverso la
definizione di strategie collaborative con le istituzioni
pubbliche locali e regionali.
"Questa disponibilita', dice il prof.Andrea
Salvinidell'Universita' di Pisa, non e' piu' intesa in senso
meramente funzionale - cioe' orientata soltanto all'acquisizione
di risorse - ma prevede l'adozione nella propria vision di una
nuova idea di cooperazione con le istituzioni pubbliche. In altri
termini, le organizzazioni che nascono nel nuovo secolo,
soprattutto a partire dal 2005, considerano il rapporto di
sostegno alle istituzioni e di collaborazione attiva nel welfare
locale come un elemento costitutivo della propria identita' e
come un obiettivo imprescindibile per la propria azione".
(Wel/ Dire)