(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 19 set. - Ansia da prestazione:
capita agli adolescenti che, in gruppo, ambiscono sempre ad essere "popular". Pena lo stress. La necessita' di rifuggire l'impopolarita' diventa un'ossessione anche in classe perche' il fallimento di una prova scolastica si traduce in vergogna: si puo' essere definiti dei perdenti dai compagni.
A leggere ed interpretare questa nuova paura degli under 20 e' una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Chicago, intenti a capire perche', a pari capacita', nel momento dell'esame qualcuno riesca meglio di altri. "In una settantina di studenti universitari che dovevano affrontare un importante test di matematicau' spiega Sian Beilock, che ha coordinato il lavorou' abbiamo misurato le capacita' di calcolo e, al momento dell'esame, i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, nella saliva". Tra i meno dotati, lo stress non faceva differenza. "Tra quelli candidati ai voti piu' alti, invece, l'effetto esame metteva in luce l'idea che il ragazzo aveva di se': se era convinto di essere bravo in matematica, la pressione psicologica non faceva che potenziare i risultati; se invece, a pari capacita', si sentiva insicuro, la tensione finiva per penalizzarlo". Per cercare di neutralizzare l'effetto negativo dello stress, comunque, ci sarebbe uno stratagemma: dedicare il quarto d'ora prima dell'esame a mettere per iscritto le proprie ansie e preoccupazioni.
(Wel/ Dire)