2.500 ACCOLTE OGNI ANNO; "SANITA' ABBIA APPROCIO TRANSCULTURALE"
BOLOGNA - "Visto il numero di donne e bambini stranieri presenti
oggi a Bologna, ogni presidio sanitario dovrebbe avere un
approccio transculturale". L'auspicio arriva da un'esperta, la
dottoressa Maria Giovanna Caccialupi, responsabile a Bologna del
Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini,
che proprio questo mese tocca i 20 anni di attivita'. La
ricorrenza sara' festeggiata il 21 settembre con un seminario ad
hoc, in cui si cerchera' di capire come l'esperienza maturata
possa essere trasferita anche altrove. Prima struttura nel suo
genere in Italia, il centro era nato in un contesto molto
differente. "Nel 1991 le donne fra gli stranieri erano solo il
10%, e per alcuni una struttura riservata a loro non sembrava
necessaria, oggi invece sono la meta' della popolazione
immigrata: puntare su di loro e' stata la scelta giusta", spiega
Caccialupi.
Negli ultimi dieci anni dal Poliambulario Zanolini sono
passate 25.000 donne: "Nel primo anno di vita del Centro erano
194, oggi ne vediamo 2.500 ogni anno". I numeri sono cresciuti,
per forza di cose, con l'immigrazione dall'Est Europa, in gran
parte femminile. E se all'inizio il centro aveva una mediatrice
di lingua araba e una cinese (vero fiore all'occhiello della
struttura, vista la difficolta' di entrare in contatto con la
comunita' cinese), negli anni si sono aggiunte anche una russa e
una rumena.
(wEL/ Dire)