(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 set. - L'abbigliamento
ospedaliero puo' ospitare dei batteri. Questo problema e' sempre
stato un sospetto, ora ne abbiamo la conferma grazie ad uno
studio statunitense ed israeliano. I reparti ospedalieri
dovrebbero essere esenti da qualsiasi agente patogeno per fornire
al paziente un ambiente sano e sicuro; purtroppo molte volte non
e' cosi', dato che puo' capitare che alcune patologie infettive
sorgono proprio nell'ambito ospedaliero.
I camici ospedalieri sia dei medici che degli infermieri possono
avere vari tipi di patogeni, purtroppo, anche resistenti a molti
farmaci, come lo Staphylococcus aureus, lo Pseudomonas e
l'Acinetobacter. Lo studio che ha scoperto cio' e' stato condotto
dai ricercatori del ½Shaare Zedek Medical Center» di Gerusalemme,
esteso sia in Usa che in Israele. La ricerca e' stata eseguita
sulle divise di 75 infermieri e 60 medici, in particolar modo
sulle maniche, sulle tasche sulla zona addominale. Dalle analisi
si e' scoperto che circa il 65% dei camici o divise degli
infermieri e il 60% di quelle dei medici presentavano degli
agenti patogeni.
In alcuni casi la colpa puo' essere proprio degli operatori
sanitari che magari utilizzano le divise anche per andare, nei
momenti di pausa, al bar interno all'ospedale. Tutto questo pero'
non si deve generalizzare, anche perche' vi sono direzioni
sanitarie, e reparti nei quali vi sono delle regole per quanto
riguarda l'igiene che gli operatori sanitari devono seguire.
Anche perche' le infezioni ospedaliere sono molto diffuse e
pericolose, da qui il motivo per cui e' necessario un controllo
rigido e rigoroso. Oltre alla diffusione un ulteriore problema e'
la resistenza che questi ceppi batterici presentano; e secondo
gli studiosi la colpa sarebbe di un uso elevato degli
antibiotici. Insomma i risultati dello studio dovrebbero
sensibilizzare, sia gli operatori sanitari ma anche i dirigenti,
nell'igiene e nella riduzione di alcuni farmaci come gli
antibiotici.
(Wel/ Dire)