(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 set. - L'Uisp presenta
"Matti per il calcio" nell'ambito di Sports Days, la kermesse di
Rimini. Da giovedi 15 a sabato 17 settembre si svolgera' la
quinta edizione della rassegna nazionale nell'ormai tradizionale
ambientazione dell'impianto comunale di Montalto di Castro, in
provincia di Viterbo. A scendere in campo saranno 21 squadre di
calcio a sette formate da utenti e operatori dei Centri e dei
Dipartimenti di salute mentale di tutta Italia. Formazioni che
gia' durante tutto l'anno partecipano ai tornei e ai campionati
organizzati dall'Uisp su tutto il territorio italiano e si
ritrovano in una festa di sport e socialita'. Complessivamente
saranno impegnate circa 600 persone e le partite si susseguiranno
non stop dalla mattina al tramonto.
Da Torino a Oristano, da Reggio Calabria a Roma, sullo stesso
campo pazienti, psichiatri, infermieri. Le partite si susseguono
no stop dalla mattina alla sera. Storie e testimonianze di vita,
percorsi di cura, persone che hanno completato la terapia ma
continuano a rimanere "nel giro", per amicizia. E chi non gioca
sta a bordo campo e fa il tifo: non sagome di cartone e neppure
"tessere del tifoso", perche' il calcio e' partecipazione e
relazione. Se qualcuno se lo fosse dimenticato la rassegna "Matti
per il calcio" ce lo ricorda e ci racconta di un calcio diverso,
che agisce come strumento di integrazione, per superare
l'isolamento per socializzare e riconquistare un equilibrio con
il proprio corpo."A Montalto di Castro ci sara' un'atmosfera
festosa - dice Simone Pacciani, presidente nazionale della Lega
calcio Uisp - Rispetto ai primi anni e' stato temperato lo
spirito agonistico: i partecipanti alla rassegna hanno
abbracciato il vero spirito dell'iniziativa improntata alla
socialita' e al divertimento. La novita' di quest'anno e' che
abbiamo cinque squadre in piu' rispetto alle passate edizioni:
ben ventuno rappresentative in campo. Inoltre, nella veste di
arbitri, ci sono anche alcuni pazienti che provengono dai Centri
di salute mentale. Come Uisp abbiamo deciso di allargare
ulteriormente la partecipazione e in questi anni abbiamo avviato
corsi di formazione per arbitri che consentano a chi si sente
piu' adatto a questo ruolo, di scendere in campo al fianco degli
altri. Un ruolo di responsabilita' nel nome dell'integrazione".
(Wel/ Dire)