(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 set. - Milano vanta il tasso
piu' basso di bambini nati con parto cesareo, solo il 30% del
totale contro il 40% della media nazionale. Le soglie
raccomandate dall'Oms si limitano al 15%. Questi i risultati
dell'indagine 'Naturale o cesareo? Il parto che divide',
presentato nei giorni scorsi a Palazzo Marino. La ricerca e'
stata realizzata dall`Osservatorio nazionale sulla salute della
donna (Onda), in collaborazione con il settimanale 'Io Donna' e
il dipartimento di salute materno infantile dell'Oms, su un
campione di mille donne di eta' compresa fra i 20 e i 40 anni.
Seppure nel capoluogo lombardo il tasso sia piu' basso della
media nazionale, l'Italia si conferma come una fra le nazioni in
cui si effettua il piu' alto numero di parti cesarei, il Paese
con le percentuali piu' elevate d'Europa (4 bambini su 10 nascono
con cesareo). Tra le motivazioni che inducono a tale scelta vi
sono la paura di soffrire durante il parto e di far soffrire
anche il nascituro, la possibilita' di 'programmare il parto', la
mancata disponibilita' in ospedale dell'epidurale e la maggiore
sicurezza.
"Crediamo che la valutazione del parto cesareo e dei suoi
effetti sia un'utile occasione di confronto tra istituzioni,
citta', comunita' scientifica- spiega l'assessore alle Politiche
sociali e Servizi per la salute, Pierfrancesco Majorino
L'Amministrazione comunale intende quindi sostenere e appoggiare
gli ospedali milanesi e le strutture sanitarie che sono impegnate
in una campagna di informazione rivolta alle future mamme sui
potenziali benefici e danni del taglio cesareo, in modo tale che
non si abusi del cesareo ma venga attuato solo laddove le
effettive necessita' cliniche della donna lo richiedano".
(Wel/ Dire)