DA INIZIO OPERAZIONI MILITARI 16 PALESTINESI MORTI E 45 FERITI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 set. - Situazione difficile a
Gaza, dopo le operazioni militari dei giorni scorsi, seguite
all'attentato di Eilat del 18 agosto. Negli ospedali della
Striscia mancano le medicine di base e le attrezzature per
operare i feriti. Lo riferisce Sameh Ramadan, giornalista
palestinese che vive a Gaza. "Negli ospedali stanno finendo le
scorte di medicine, soprattutto quelle necessarie per le
operazioni chirurgiche" racconta Ramadan che segnala come la
maggior parte degli interventi sono stati sospesi in seguito
all'aggravarsi della crisi.
"Sono state cancellate le operazioni di chirurgia
laparoscopica per la mancanza di un importante strumento
utilizzato negli ospedali nella zona sud della Striscia di Gaza e
diversi interventi di oculistica - racconta - dall'ufficio del
ministro della Salute palestinese riferiscono che la mancanza di
medicine di base, in particolare l'eparina, riguarda tutti gli
ospedali".
Le operazioni militari sono iniziate giovedi' scorso in
seguito all'attentato nella localita' balneare israeliana di
Eilat dove sono morti 8 israeliani (6 civili e 2 soldati) e 7
membri del commando palestinese. La reazione di Israele non si e'
fatta attendere e gia' nella serata di giovedi' sono iniziati i
raid aerei nella Striscia di Gaza. "Dall'inizio delle operazioni
militari- racconta ancora Ramadan- sono 16 i palestinesi morti e
45 le persone ferite". I miliziani palestinesi hanno risposto con
il lancio di razzi e missili nel sud di Israele provocando
diversi feriti e un morto. Nonostante gli annunci di una
possibile tregua avvenuti nella giornata di domenica, gli
attacchi sono proseguiti anche nei giorni seguenti. Domenica i
cooperanti presenti a Gaza appartenenti a Ong italiane, inglesi e
norvegesi sono stati evacuati per motivi di sicurezza e
trasferiti a Gerusalemme. (lp) (www.redattoresociale.it)
(Wel/ Dire)