(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 set. - Stanno all'Irst di
Meldola (Forli') alcuni cervelli che hanno individuato il ruolo
chiave dei miR-200- una famiglia di micro-Rna- e della proteina
Sec23a nei meccanismi di propagazione dei tumori dalla sede
primitiva ad altre zone dell'organismo. E' stato infatti
pubblicato su Nature Medicine uno studio congiunto tra la
prestigiosa universita' statunitense di Princeton e il Centro di
Osteoncologia dell'Irst- Istituto scientifico Romagnolo per lo
Studio e la Cura dei Tumori di Meldola.
La scoperta scientifica, che puo' aiutare il contrasto con
farmaci mirati dei meccanismi che permettono al cancro di
metastatizzarsi, ovvero colonizzare altre parti del corpo
"sfuggendo" cosi' alle terapie antitumorali, e' frutto della
collaborazione tra il Centro di Osteoncologia Irst diretto da
Toni Ibrahim sotto la supervisione scientifica di Dino Amadori e
il gruppo di studiosi guidati da Yibin Kang, direttore del
Dipartimento di Biologia Molecolare della Princeton University.
L'articolo svela, infatti, alcuni meccanismi a livello genico
coinvolti nel processo di diffusione delle cellule di carcinoma,
in particolare della mammella.
Grazie al lavoro svolto dai ricercatori del Centro di
Osteoncologia, tra cui Laura Mercatali, sono state confermate su
molecole umane le evidenze precedentemente raccolte da studi
preclinici e modelli animali circa il ruolo, fino a oggi
controverso, svolto da una famiglia di micro-Rna- ovvero piccole
parti di Rna, una molecola di acido nucleico molto simile a
quella del Dna- detta miR-200. In particolare e' stato dimostrato
che i miR-200, possono inibire una particolare proteina (Sec23a)
che a sua volta aiuta a contrastare le metastasi.
"Bloccare il processo di metastatizzazione- ha spiegato Dino
Amadori, direttore scientifico dell'Irst- rappresenta oggi una
sfida per la ricerca in oncologia, essendo questo processo la
causa dei fallimenti terapeutici. Conoscendo in anticipo i
processi molecolari di estensione della neoplasia sara' possibile
un giorno mettere a punto terapie preventive".
(Wel/ Dire)