FALCONI: "HANNO COME EFFETTO DI FAVORIRE AD ARTE LA LITIGIOSITÀ"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 set. - L'Ordine provinciale
dei medici-chirurghi e odontoiatri di Roma scende in campo
"contro la martellante campagna pubblicitaria che in questi
giorni, attraverso tv e quotidiani, incita ad attivare procedure
di risarcimento per danni conseguenti a presunti casi di
malasanita', rivolgendosi a studi legali anche con la lusinga
della gratuita'". L'ordine capitolino, il piu' numeroso d'Italia
con i suoi oltre 41 mila iscritti, in una nota spiega che "fa
proprie le proteste gia' espresse dai vari sindacati di categoria
e recepisce gli inviti a intervenire ufficialmente, con opportune
valutazioni deontologiche, a tutela di medici e collettivita'".
"E' una campagna con fini palesemente commerciali, eticamente
censurabile, sleale anche nei confronti della maggioranza degli
avvocati- protesta Mario Falconi, presidente dei camici bianchi
romani- e auspichiamo che anche il loro ordine professionale
intervenga per vagliarne la liceita'. E' un messaggio scorretto
che non tolleriamo, che alimenta la sfiducia nel sistema
sanitario e la propensione alle liti, a solo vantaggio degli
studi legali. Cio' mentre e' diventato obbligatorio il ricorso
preventivo alla conciliazione. Inoltre- evidenzia Falconi- in
caso di soccombenza del cittadino chi paghera' le spese
dell'avvocato del medico? Chi sosterra' l'onere economico in caso
di rivalsa del medico o di attivazione delle sanzioni da parte
dei giudici per lite temeraria?".
Proprio sulla conciliazione delle liti tra paziente e medico,
l'Ordine di Roma ricorda che "e' stato il primo ad aver istituito
gia' nel 2005 'Accordia' come strumento di mediazione in grado di
offrire un'efficace alternativa alle aule del Tribunale. In
quanto alla natura delle cause intentate contro i medici ricorda
altresi' di aver costituito l'Osservatorio sulla responsabilita'
medica (Orme), in collaborazione, tra gli altri, con il Tribunale
di Roma".
"A fronte di queste iniziative istituzionali e alla recente
legge sulla mediazione, che mirano a contenere le liti tra i
cittadini-pazienti e i loro medici, dobbiamo invece assistere ora
a un incoraggiamento, a solo scopo di lucro, di tale
conflittualita', spesso infondata- commenta con amarezza Falconi-
Ma non staremo passivamente a guardare e attiveremo ogni
procedura di tutela, compreso il Tribunale dei diritti del
medico. Allo stesso tempo, invitiamo i giudici ad applicare la
sanzione pecuniaria prevista dal Codice di procedura civile ogni
qual volta dovessero riscontrare che la lite e' stata temeraria,
poiche' non supportata da un fondamento scientifico".
L'Ordine, poi, sollecita i medici al "rispetto rigoroso del
codice deontologico e a non prestarsi mai a operazioni azzardate
e di tipo speculativo quando incaricati di fornire, a qualunque
titolo, perizie o consulenze medico-legali. Siamo certi- afferma
Falconi- che tutti i colleghi, nell'esercizio del loro delicato
compito certificativo di presunti danni causati ai cittadini,
comprendendo la gravita' del momento sapranno reagire,
collaborando con l'Ordine, anche segnalando richieste improprie
da parte degli avvocati: non ascoltare mai le loro eventuali
sirene e' la prima regola per non incorrere in comportamenti
scorretti. Chiediamo, peraltro, a tutti i medici chiamati in
causa per motivi professionali di segnalarci, al termine di
procedure conciliative o giudiziarie, quelle perizie in contrasto
palese con gli unici possibili criteri guida: scienza e
coscienza".
Da Mario Falconi arriva poi un elogio ai medici italiani:
"Sono tra i migliori a livello internazionale- afferma con
orgoglio- e grazie a loro il nostro Paese puo' vantare indicatori
di salute tra i piu' alti al mondo: diminuzione della mortalita'
infantile, aumento della longevita', guarigione o cronicizzazione
di patologie impensabile sino a pochi decenni fa, solo per citare
alcuni esempi. Cio' nonostante, andrebbe ricordato costantemente
che, purtroppo, il rischio zero nell'atto medico non esiste.
Vorremmo che anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio,
spendesse la sua autorevolezza per affermare questo concetto
basilare in ogni contesto pubblico.
Altrimenti- avverte il presidente dell'ordine dei medici romani-
la caccia alle streghe, cioe' al camice bianco, s'intensifichera'
sempre di piu'".
"Campagne pubblicitarie, come quella in atto, hanno come
effetto di favorire ad arte la litigiosita' e- viene sottolineato
dai vertici dell'ordine capitolino- il ricorso alla medicina
difensiva, con costi enormi per l'intera collettivita' e
l'aggravio delle liste di attesa".
"E' allarmante- conclude Falconi- dover constatare che c'e'
una crescente crisi di valori che viaggia parallela alla grave
crisi economica e politica del Paese. Una caduta di valori
dominata principalmente da speculazione e ingordigia che trascina
con se' anche dei professionisti regolarmente iscritti ad albi, i
quali dimenticano, come in questo caso, di seguire sempre e
comunque il percorso tracciato dal loro codice deontologico".
(Wel/ Dire)