SALUTE. AUTISMO, IN ITALIA UN BAMBINO SU 200 È A RISCHIO
URGE DIAGNOSI PRECOCE, A 'DIREFUTURO' UN CONVEGNO IL 12 NOVEMBRE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 ott. - "In Italia 1 bambino su 200 e' a rischio di autismo, ma ci sono ancora troppi ritardi nell'individuazione del disturbo e terapie non idonee ad affrontarlo". Lo rende noto l'Istituto di Ortofonologia (IdO) - centro accreditato dal Sistema sanitario nazionale di terapia e ricerca per l'eta' evolutiva, operativo dal 1970, ed ente di formazione e aggiornamento per medici, psicologi e insegnanti - che propone un approccio innovativo sia nella diagnosi che nella terapia, per migliorare la qualita' della vita dei bambini autistici e delle loro famiglie e per dimostrare che l'autismo e' affrontabile con risultati soddisfacenti. Sara' questo, infatti, il tema al centro del convegno 'Autismo infantile. La centralita' della diagnosi precoce per un progetto terapeutico mirato', promosso dall'IdO in collaborazione con la Fondazione Telecom ed Edizione Magi e in programma sabato 12 novembre presso il Palazzo dei Congressi a Roma, dalle 9 alle 17, nell'ambito dell'evento 'Diregiovani Direfuturo-Il Festival delle giovani idee'. Una manifestazione di quattro giorni, dal 9 al 12 novembre, che portera' nella Capitale piu' di 30.000 ragazzi provenienti dalle scuole di tutta Italia.
Perche' anche i bambini autistici possano "Direfuturo", l'IdO presentera' al Festival, giunto alla sua terza edizione, i due progetti noti come 'Tartaruga', attivo a Roma dal 2004, e 'La centralita' della diagnosi precoce nell'autismo infantile', co-finanziato dalla Fondazione Telecom Italia a marzo 2011. La prima iniziativa propone nel trattamento del disturbo autistico un approccio basato sulla motivazione, mentre la seconda coinvolge la scuola ed i pediatri in percorsi di formazione finalizzati all'individuazione dell'autismo fin dalla piu' tenera eta'. "Cio' che e' necessario- afferma il direttore dell'Ido, Federico Bianchi di Castelbianco- e' fare la diagnosi entro i tre anni. Prima ci si muove e meglio e' perche' si riesce ad intervenire quando il disturbo non si e' ancora radicato".
(Wel/ Dire)
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