(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 ott. - "Il governo olandese
decide di equiparare la marjiuana alle droghe pesanti come la
cocaina e l'eroina. Si tratta di un notevole e lodevole passo
avanti che pero' necessita ancora di una normativa piu' chiara ed
efficace soprattutto per la salvaguardia della salute dei
giovani". E' quanto si legge in una nota del Dipartimento delle
politiche antidroga.
"Come Dipartimento, la cui delega e' affidata al senatore Carlo
Giovanardi, - prosegue la nota - vogliamo sottolineare che e'
ormai da parecchio tempo che, l'Olanda sta dimostrando una chiara
volonta' di porre fine ad una insostenibile politica di
tolleranza attuata da anni in tema di liberalizzazione. Gia' nei
mesi scorsi il Consiglio di Stato aveva deciso di mettere al
bando i coffee shop e oggi lo stesso governo olandese decide di
equiparare la marjiuana alle droghe pesanti".
"Non possiamo che condividere questa inversione di tendenza da
parte dell'Olanda - dichiara Giovanni Serpelloni Capo del Dpa -
in questi anni e' stato fatto un danno enorme diffondendo l'idea
che la cannabis sia una 'droga leggera' perche' non lo e' affatto
e produce danni al cervello ed in particolare alle funzioni
cognitive. E' bene che i ragazzi lo sappiano anche perche' la
cannabis e' il primo approccio con il mondo della droga. Tra
l'altro, i risultati degli studi portati avanti anche da questo
Dipartimento da molto tempo ed effettuati sui giovani consumatori
di cannabis - hanno messo in evidenza con risonanze magnetiche
come il consumo di cannabis distrugga i neuroni e riduca lo
spessore della corteccia cerebrale. Si assiste cioe' ad una
riduzione dello spessore corticale della sostanza grigia che
diventa piu' sottile soprattutto nei lobi prefrontali. E un
cervello malato, sotto l'influenza della cannabis, non funziona a
dovere, ma altera la propria rapidita' di analisi e di decisione,
di attenzione e di coordinamento".
(Wel/ Dire)