(DIRE - Notiziario Sanita') Reggio Emilia, 20 ott. - Il gioco
d'azzardo e' un fenomeno in costante crescita e anche il numero
delle persone che perdono il controllo e ne diventano dipendenti.
A Reggio Emilia su 444.140 maggiorenni circa 302 mila hanno
giocato. Fra questi si stima che siano circa 21 mila i
problematici e oltre 6 mila i dipendenti da gioco d'azzardo. In
Emilia-Romagna su 3,7 milioni di abitanti, sono 2,5 milioni
quelli che hanno giocato, e si stima che siano 176 mila i
problematici e 50 mila i dipendenti.
Dopo Toscana e Piemonte, anche la Regione Emilia-Romagna ha
deciso di finanziare una sperimentazione di accoglienza
residenziale per persone dipendenti da gioco d'azzardo. Si chiama
"Pluto" ed e' una residenza terapeutica situata in un agriturismo
immerso nel verde della provincia di Reggio Emilia che accoglie
gratuitamente 15 persone per trattamenti di 3 settimane.
La comunita' sara' gestita dall'associazione Centro sociale
Papa Giovanni XXIII che da 11 anni si occupa di dipendenze da
gioco d'azzardo. "Il trattamento prevede incontri individuali e a
gruppi e tocchera' aspetti personali, relazionali e
comportamentali- spiega Matteo Iori presidente dell'associazione-
Sono previste, inoltre, lezioni con professionisti esterni per
cercare di aiutare queste persone quando ritorneranno a casa". Il
gioco d'azzardo permea ormai tutti i contesti sociali e di vita e
"dobbiamo dare loro degli strumenti di difesa".
Cio' che appare evidente se si confrontano i dati dei Monopoli
che con quelli dell'Istat e' che a fronte di una contrazione dei
consumi familiari, cresce la voglia di giocare. Secondo l'Istat
nel 2010 al Nord e al Centro e' ferma la spesa per alimentari e
bevande: il 65,3% dei nuclei familiari ha comprato meno civo e il
13,6% ha diminuito anche la qualita'.
(Wel/ Dire)