(DIRE - Notiziario Sanita') Napoli, 17 ott. - Nuova maratona
scientifica di AURO (Associazione Urologi Italiani) con il
consueto Congresso Nazionale, che quest'anno si svolge a Sorrento
fino a domani. Urologi, oncologi e radioterapisti riuniti per
discutere e approfondire le tematiche legate alle patologie
urologiche.
L'allarme contro il fumo emerge dal dibattito comprovato da dati
schiaccianti che ne avvalorano l'incidenza sulla comparsa del
carcinoma vescicale in circa il 50% dei casi (la stessa
percentuale e' riscontrabile per il carcinoma renale*). Secondo
fattore la sedentarieta', strettamente legata al tipo di
occupazione (causa del 20% di tutti i cancri vescicali).
"Il cancro alla vescica, uno dei temi del convegno - spiega
Giario Conti, Presidente di AURO e Primario della Divisione di
Urologia presso l'Ospedale Sant'Anna di Como - e' al 2° posto
come causa di decesso in Italia dopo la Spagna, con i piu' alti
tassi di incidenza: 29,8/100.000 uomini e 4,7/100.000 donne. Il
tasso di mortalita' nel nostro paese - prosegue Conti - e' in
costante diminuzione, tuttavia ci dobbiamo aspettare un aumento
dei casi di tumore alla vescica nei prossimi anni, tenuto conto
sia del nostro alto tasso di incidenza sia del progressivo
invecchiamento della popolazione".
Nei paesi occidentali e' al 4° posto fra i cancri maligni piu'
diffusi fra gli uomini, 3-4 volte piu' frequente che nelle donne
che pero' hanno meno probabilita' di sopravvivenza una volta
colpite. I tassi di mortalita' infatti stanno diminuendo in modo
significativo di quasi l'1% annuo tra gli uomini, piu'
moderatamente tra le donne.
I tumori del Rene sono al 15° posto tra i tumori piu' frequenti
negli uomini e al 17° posto nelle donne. L'incidenza dei tumori
del rene varia sostanzialmente nel mondo con tassi di incidenza
elevati in Europa ed in nord-America e bassi in Asia e in
sud-America. L'analisi dei trend di mortalita' in Europa
nell'ultimo ventennio ha mostrato tra gli uomini una diminuzione
del tasso standardizzato significativa nei Paesi del nord Europa.
Tutti gli altri paesi hanno mostrato un aumento significativo
della mortalita' con gli incrementi piu' elevati nei Paesi
dell'Est e del sud Europa.
Allo stesso modo i trend di mortalita' nelle donne hanno mostrato
una diminuzione significativa di mortalita' nel Nord Europa
(-1,4% in Danimarca e -1,05% in Svezia).
Viceversa, incrementi di mortalita' seppur deboli erano osservati
nei paesi dell'Est e nel sud Europa.
In Italia, nel periodo 2003-2005, i tumori del rene hanno
rappresentato il 3,8% dell'incidenza di tutti i tumori nella
popolazione maschile e il 2,5% nella popolazione femminile. In
termini di mortalita' hanno rappresentato 2,8% e il 1,9% di tutti
i decessi per tumore tra gli uomini e le donne rispettivamente. I
tassi di incidenza stimati nell'area coperta dai registri tumori
sono stati di 26,4 casi per 100.000 uomini e 13,4 casi per
100.000 donne. I tassi di incidenza e mortalita' sono abbastanza
omogenei nelle aree del nord e del centro Italia, mostrando
invece tassi piu' bassi nell'Italia meridionale ed insulare.
(Wel/ Dire)