(DIRE - Notiziario Sanita') Milano, 17 ott. - E' la donna la vera
vittima dello stress da lavoro. Su nove milioni di lavoratori che
ne sono affetti, il 70% riguarda il sesso femminile, che e'
colpito soprattutto da ansia (45%), sindrome pre-mestruale (43%),
irritabilita' (41%), insonnia (39%) e depressione (20%). Lo
rivela uno studio pubblicato lo scorso settembre sulla rivista
"European neuropsychopharmacology" che dal 2005 al 2010 ha
registrato aumento del 10% degli effetti patologici causati dallo
stress, passando dal 27,4% al 38% della popolazione.
Le cause che scatenano la tensione nel gentil sesso risiedono
nell'ansia da prestazione, nella competitivita', nei rapporti
interpersonali difficili, nelle remunerazioni minori rispetto ai
colleghi maschi. Una situazione psicologica quotidiana che viene
ulteriormente aggravata dagli incarichi familiari. Ad essere
colpite di piu' sono le donne in gravidanza e, in generale,
quelle in eta' fertile, soggette alle alterazioni ormonali
provocate dal ciclo mestruale. Ma anche quelle che svolgono
mansioni a diretto contatto col pubblico: decisamente piu'
inclini agli stati d'ansia anche se meno esposte alla
depressione. A risentire del malessere psico-fisico, oltre la
persona, e' la stessa produttivita' dell'azienda. La ricerca
stima addirittura un costo a livello europeo pari all'1% del pil.
(Pic/ Dire)