(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 ott. - Amore, lavoro e...
bruciore di stomaco. Si stima che siano piu' di 3 milioni i "frustrati del reflusso" in Italia: scoraggiati e depressi a causa delle rinunce che il proprio stomaco in fiamme impone nell'alimentazione, nelle attivita' sportive e perfino nell'abbigliamento. È quanto emerge dalla survey "Reflusso: Dimmi come soffri e ti diro' che stomaco hai"[1] che indaga lo stomaco degli italiani, individuando 5 differenti tipologie di reazioni al reflusso, un disturbo che colpisce ben 12 milioni di connazionali.
Ai "frustati del reflusso" (27%), soprattutto donne e giovani, si affiancano gli "interventisti" (25%) e le "grandi vittime" (16%): i primi sono pronti a qualsiasi soluzione pur di superare il bruciore di stomaco, mentre i secondi si sentono quasi annientati dal reflusso. Oltre un terzo, pero', non si cura e non assume farmaci: gli "stoici" (10%) aspettano che il bruciore passi da solo e i "diffidenti" (21%) si affidano soprattutto a rimedi casalinghi, non credendo nell'efficacia delle medicine. "La pirosi gastrica e' una pessima compagna di vita - commenta il professor Vincenzo Savarino, Ordinario di Gastroenterologia presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialita' Mediche Facolta' di Medicina e Chirurgia Universita' degli Studi di Genova - e non mi sorprende che la maggioranza dei pazienti si senta frustrata: rinunciare ad andare al ristorante, praticare sport come per esempio la corsa, non riuscire a concentrarsi nel proprio lavoro, sono solo alcuni dei problemi che il cosiddetto bruciore di stomaco comporta. A peggiorare la situazione puo' poi intervenire anche uno stile di vita sfidante: e' ad esempio il caso delle Grandi Vittime, individui prevalentemente in eta' lavorativa, impegnati in attivita' a elevato contenuto professionale e sottoposti a una forte tensione e stress". Frustrati del reflusso. Piu' donne che uomini (quasi 6 su 10 sono donne), soprattutto giovani adulti (18-34 anni) che vivono nel Nord Ovest del Paese. I Frustrati sono il 27% del campione:
pazienti particolarmente sensibili alle rinunce che il bruciore di stomaco puo' comportare nei momenti di picco: sport, pasti abbondanti, uscite con gli amici, e abiti stretti alla moda.
Interventisti. Sognano la guarigione e sono pronti a tutto per un rimedio efficace, che faccia scomparire il reflusso nel piu' breve tempo possibile. Gli Interventisti rappresentano il 25% degli italiani con bruciore di stomaco e spesso la "fretta di guarire" spinge questi pazienti a decidere in autonomia i farmaci da assumere, senza consultare medico/farmacista.
Grandi Vittime. Si concentrano al Sud Italia e nelle Isole, conducono uno stile di vita sfidante: in molti casi svolgono attivita' stressanti e ad alto contenuto professionale, e appartengono a una classe medio alta. Le Grandi Vittime rappresentano il 16% del campione, si sentono annientate dal bruciore di stomaco, che considerano un problema grave capace di condizionare in modo rilevante le normali attivita' quotidiane e la qualita' della vita.
Diffidenti. Nel Nord Est e nei piccoli centri prevalgono i Diffidenti (21%), che avvertono il bruciore di stomaco come un disturbo occasionale e poco grave, causato da una particolare condizione di stress o di tensione. Sono, dunque, il gruppo di pazienti piu' orientato ai rimedi improvvisati, di tipo casalingo, e nei confronti dei farmaci evidenziano una forte, radicata diffidenza. Stoici. Sono giovani (uno su due ha meno di 34 anni), studenti o precari in cerca di occupazione. Gli stoici rappresentano il 10% del campione, si concentrano nei centri urbani di piccole dimensioni (due su tre vivono in comuni sotto i 30 mila abitanti) eà aspettano. Il bruciore di stomaco e' vissuto in maniera piu' blanda e, dunque, l'approccio tipico degli Stoici consiste nell'attesa ("Non faccio nulla, aspetto che passi"), mentre in casi estremi possono ricorrere ai rimedi casalinghi.
(Wel/ Dire)