(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 ott. - Gli anziani
maltrattati, vittime di abusi finanziari e di violenze fisiche,
sono 37 milioni in tutta Europa. La maggior parte, 29 milioni,
hanno subito maltrattamenti fisici, sei milioni abusi finanziari,
un milione di abusi sessuali, 2500 muoiono per mano dei
familiari. Gli abusi finanziari sono il 25% del totale e sono al
secondo posto, ma spesso ad essi si accompagnano anche
maltrattamenti fisici e psicologici. Le persone piu' fragili sono
donne (75%), generalmente anziane (in media 79 anni), incapaci di
difendersi.
Sono dati dell'Organizzazion mondiale della Sanita' che lanciano
l'allarme su un fenomeno sempre piu' esteso e poco conosciuto.
L'Eurostat stima che nel 2050 la popolazione europea sara'
composta al 30% da over 65, ma le istituzioni europee e nazionali
sembrano impreparate a contrastare gli abusi sulle persone
anziane e non autosufficienti. Per questo, il 27 e 28 ottobre si
terra' a Roma il convegno internazionale "Protezione degli
anziani vulnerabili: aspetti economici e giuridici della
fragilita'", organizzato dalla francese Fiapa (Federazione
internazionale delle associazioni delle persone anziane) e
dall'Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di
Confartigianato. Obiettivo dell'iniziativa e' di arrivare a una
"carta della tutela e della protezione degli anziani" e a un
osservatorio sul fenomeno.
"Quello dei maltrattamenti finanziari e' un male ancora da
identificare e non e' ancora ben documentato perche' ci sono
anziani che non dicono mai di avere subito questi abusi, ad
esempio dai familiari" spiega Alain Koskas, presidente del
consiglio scientifico di Fiapa. "Abbiamo fatto un'indagine su
Francia, Italia, Spagna e Belgio, esaminando 1000 casi per paese
- continua - il 20% degli intervistati ha detto di essere stato
vittima o testimone di maltrattamenti finanziari. A compierli
sono i familiari ma anche estranei, ad esempio chi compie
riparazioni in casa e truffa gli anziani. Ci sono anche gruppi
organizzati di criminali che si installano nel vicinato delle
persone che vivono sole".
Secondo il presidente di Fiapa, Jean Claude Roglian "i
maltrattamenti finanziari colpiscono soprattutto gli anizani che
hanno perso autonomia e indipendenza e la Federazione ha fatto la
ricerca per fotografare la situazione e suggerire delle
soluzioni". La Carta per i diritti degli anziani sarebbe la prima
d'Europa, ma in Italia non c'e' ancora un quadro chiaro del
fenomeno degli abusi. "Gli anziani sono i piu' soli e i meno
sicuri per questo sono vittime di truffe, scippi e
maltrattamenti, oltre al fatto che le pensioni non reggono la
crisi" afferma Fabio Menicacci, segretario nazionale Anap. "Se
una persona anziana e' sana ma non puo' andare a fare la spesa
perche' magari e' sola in casa, si ammalera' per la cattiva
alimentazione" conferma il dottor Vincenzo Marigliano, direttore
del dipartimento di Geriatria dell'Universita' La Sapienza di
Roma. "Dobbiamo puntare a un fondo per la disabilita' come in
Germania, dove si danno due giorni di lavoro l'anno e il 2% dello
stipendio per questo o in Olanda dove si finanzia il fondo con
due giorni di lavoro. I tempi sono maturi per questo anche in
Italia". Marigliano punta l'attenzione sull'importanza dei nonni
in famiglia e quindi sulla necessita' di prendersene cura quando
si ammalano. "Il 10% delle famiglie italiane sono sostenute
economicamente dai soldi dei nonni, il 30% delle famiglie ha i
nonni che badano ai nipoti, il 40% gli affida di svolgere
faccende come il pagamento delle bollette mentre i figli
lavorano, eppure a fronte di tutto questo ci sono vari tipi di
violenze subite dagli anziani in casa".
Per monsignor Corbellini, vescovo di Abula e presidente
dell'Ufficio del lavoro della sede apostolica "gli anziani
svolgono in famiglia il ruolo indispensabile di collante delle
relazioni. In una fase in cui l'Europa sembra accomunata da meri
indici economici e borsistici, l'iniziativa di Fiapa ci rende
presente l'Europa migliore, un continente che ha a cuore i suoi
cittadini piu' fragili, considerati una risorsa insostituibile e
non un conto sulla spesa".
(Wel/ Dire)