RIAPRONO I BATTENTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 ott. - C'e' voluta
l'occupazione della Asl da parte delle famiglie delle persone con
disagio psichico per convincere il commissario straordinario
della Asl di Lecce, Valdo Mellone a firmare la delibera per la
riapertura dei sei centri diurni della provincia di Lecce.
Una situazione che va avanti dallo scorso agosto, quando gli
utenti dei centri, recandosi per lo svolgimento delle normali
attivita' quotidiane, si sono trovati davanti alle porte
sbarrate. La motivazione dell'improvvisa chiusura sta nella
necessita', accampata dalla Asl, di riordinare, secondo la
vigente normativa, i profili professionali interni ai centri, con
la minaccia, secondo le famiglie, di fare dei centri diurni, dei
derivati dei servizi ospedalieri, con una netta prevalenza di
personale infermieristico. A seguito di una prima occupazione da
parte delle associazioni dei famigliari degli utenti e dei
lavoratori, il 19 settembre scorso, il commissario straordinario
aveva assunto ufficiale impegno a riaprire i centri in maniera
transitoria, con il personale preesistente ma, nonostante le
promesse, fino ad oggi nulla si e' mosso. Fino a quando cioe' le
famiglie non hanno deciso, nella mattinata di oggi, di occupare
la direzione generale della Asl di Lecce affrontando a muso duro
il commissario straordinario che aveva maltrattato verbalmente il
presidente dell'associazione Nuove Speranze di San Cesario.
"Per giorni abbiamo avanzato formali richieste di chiarimenti e
previsioni sulla tempistica di riapertura dei Centri - dice Luca
Spagnolo dell'associazione Nuove Speranze di San Cesario -. Non
avendo mai avuto riscontro da parte della direzione generale
della Asl, abbiamo optato per un incontro diretto con il
commissario che, con toni sgarbati, ci ha messo alla porta,
dichiarando che non avevamo il diritto di essere informati se non
attraverso canali pubblici. E' cosi' che abbiamo deciso per
l'occupazione della direzione generale e, in pochi minuti, il
commissario, davanti ai nostri occhi, ha firmato l'atto che
determina l'immediata riapertura".
Nella delibera, appena firmata dal commissario Mellone, la
riapertura dei sei centri diurni per il disagio psichico, e'
prevista per il prossimo 10 ottobre e fino al 31 dicembre 2011,
tempo entro cui si dovra' realizzare il piano di riordino del
personale in maniera definitiva. Intanto giovedi' 6 ottobre le
famiglie incontreranno l'assessore regionale alle politiche della
salute Tommaso Fiore, per contestare il piano di riordino e
ribadire la richiesta di un servizio piu' prettamente
sociosanitario e non esclusivamente medicalizzato.
(Wel/ Dire)