(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 ott. - "Il convegno sul
diabete organizzato dall'Italian Barometer Diabetes Observatory,
l'organismo istituito da Associazione parlamentare per la tutela
e la promozione del diritto alla prevenzione, e' un'occasione
annuale per fare i conti con una malattia, il diabete, che
associata alla obesita' sta diventando una pandemia a livello
mondiale". Lo ha dichiarato la capogruppo Pd in Commissione
sanita' al Senato, Fiorenza Bassoli intervenendo al Convegno.
"Sono d'accordo con il ministro Fazio- ha detto Bassoli- che si
puo' fare di piu', soprattutto sul piano della prevenzione, della
cura e della riduzione delle complicanze. Pero' occorre, in
accordo con le regioni, un Piano nazionale che oggi non c'e',
che affronti il tema delle malattie croniche e prima di tutto del
diabete. Questa iniziativa puo' essere anche una occasione per
una modernizzazione del nostro sistema salute ancora, imperniato
essenzialmente sulle malattie acute. Cosa, questa, che rischia
di portare all'insostenibilita' del sistema dal punto di vista
dei costi e, nel contempo, di non dare una risposta efficace ai
nuovi bisogni di cura dei tanti e sempre piu' numerosi cittadini
affetti da malattie croniche".
Bassoli ha poi aggiunto: "I continui tagli che sono stati
apportati alla spese pubblica, sia sul piano sanitario che su
quello sociale da questo governo, rendono difficile investire,
come viene proposto da piu' parti, nei servizi sul territorio
come luogo di sintesi tra i diversi percorsi terapeutici e i
livelli di assistenza; i tagli rendono inoltre difficile- ha
sottolineato la parlamentare democratica- impegnarsi in campagne
di informazione e formazione dei medici, in particolare quelli di
famiglia, e dei cittadini che, in un rapporto virtuoso
medico-paziente, devono essere corresponsabilizzati ed edotti
sulla patologia di cui sono affetti e delle sue conseguenze".
Solo cosi', ha concluso Bassoli, "si puo' combattere in modo
strategico questa malattia che, insieme all'obesita' e al
sovrappeso, sta diventando un vero attentato alla salute e alla
stabilita' dei sistemi sanitari pubblici".
(Wel/ Dire)