BELPOGGI: TRIPLICA RISCHIO SE RADIAZIONI UNITE A CAMPO MAGNETICO
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 28 nov. - Anche una Tac puo'
essere un rischio per la salute. Le radiazioni a bassa intensita'
aumentano il rischio di sviluppare il cancro. A queste
conclusioni e' giunto l'Istituto Ramazzini, dopo una lunga serie
di esperimenti su circa 10.000 ratti. A parlarne, a margine del
congresso nazionale della Societa' italiana tumori a Bologna, e'
Fiorella Belpoggi, direttrice del centro di ricerca "Cesare
Maltoni" dell'istituto Ramazzini. "Prima di fare una Tac per ogni
minima cosa, pensiamoci bene- avverte Belpoggi- il consumismo
anche in questo tipo di prestazioni sanitarie e' all'opposto
rispetto alla difesa della salute". Le radiazioni a bassa
intensita', spiega Belpoggi, potrebbero essere all'origine dei
tumori al pancreas e alla mammella. Se a queste onde si associano
anche gli effetti di un campo magnetico, "l'incidenza puo' essere
di tre volte superiore".
I risultati degli esperimenti sono stati presentati al
congresso in una relazione di Morando Soffritti, della direzione
scientifica del Ramazzini. "E' noto da oltre 100 anni che
l'esposizione a radiazioni ionizzanti determina l'aumento di
rischio di tumori- scrive Soffritti- studi epidemiologici hanno
evidenziato che il rischio di cancro si manifesta a livelli
espositivi molto bassi", ovvero al di sotto di 10-20 rad. Per
confermarlo, l'istituto Ramazzini ha dunque condotto numerosi
esperimenti su ratti in giovane eta', scoprendo che "la dose piu'
bassa di 10 rad ha un effetto cancerogeno per la mammella e il
pancreas". In un secondo esperimento, poi, alcuni ratti sono
stati esposti sia a radiazioni di bassa intensita' sia a campi
magnetici, evidenziando un'incidenza del cancro al seno "tre
volte superiore".
(Wel/ Dire)