(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 nov. - Cancro gastrico,
diagnosi sempre piu' precoci grazie all'evoluzione
dell'endoscopia.
A Forli', per il tumore allo stomaco si e' passati, infatti,
dall'8% del 2003 al 38% del 2010, con benefici in termini sia di
migliore qualita' di vita per i pazienti sia di riduzione di
mortalita', morbilita', tempi di ospedalizzazione e costi.
Risultati raggiunti grazie al grande impegno profuso dall'U.O. di
Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'ospedale
"Morgagni-Pierantoni", diretta dal prof. Enrico Ricci, nello
sviluppo dell'endoscopia. Il centro forlivese, infatti, e' uno
dei pochi, in Italia a effettuare, nel caso di lesione precoce,
anche la dissezione endoscopica (ESD) del tessuto interessato dal
processo neoplastico, metodica innovativa e molto meno invasiva
rispetto alla chirurgia. Tale tecnica richiede, tuttavia, una
formazione specifica per il gastroenterologo, ed e' per questo
che l'unita' ha deciso di organizzare, sabato 19 novembre, alle
9, all'ospedale "Morgagni-Pierantoni", in sala Pieratelli, un
apposito corso dal titolo "EMR-ESD update: quale futuro nella
nostra realta'?", con la partecipazione di tutti gli specialisti
dei centri endoscopici dell'Emilia-Romagna, regione leader in
tale settore. L'obiettivo e' mettere a confronto le diverse
esperienze, cosi' da definire indicazioni concrete e appropriate
sul percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti affetti da
lesioni precoci dell'apparato digerente.
½L'evoluzione tecnologica che ha interessato l'endoscopia -
illustra il prof. Enrico Ricci - ci consente oggi non solo di
effettuare una diagnosi precoce della neoplasia, ma soprattutto
di poter asportare per via endoscopica le lesioni precoci, cioe'
limitate a mucosa e sottomucosa, di tutto il tubo digerente
(early cancer): esofago, colon, stomaco». L'importanza di
individuare tale tipo di tumore e' testimoniata dalla prognosi,
con il 90% di sopravvivenza a 5 anni per la neoplasia
diagnosticata allo stadio precoce, e appena il 10% a 5 anni per
il cancro avanzato.
½L'endoscopia rappresenta il gold standard per la diagnosi di
cancro gastrico - dichiara il prof. Ricci - Studi effettuati
valutando le curve di crescita hanno dimostrato che il tempo
necessario affinche' una lesione early si trasformi in una
neoplasia avanzata e' di circa 7 anni, per cui e' necessario
concentrare tutti gli sforzi per eseguire la diagnosi in questo
periodo». Anche perche' dalla tempestivita' di quest'ultima
dipende il tipo di trattamento. ½Il cancro allo stadio precoce e'
passibile di terapia endoscopica, ovvero mucosectomia (EMR) e
dissezione (ESD), tecniche che consentono di asportare solo il
tessuto interessato dal processo neoplastico, quindi molto meno
invasive rispetto alla chirurgia, necessaria, invece, in caso di
cancro avanzato - conferma il direttore - l'EMR ha rappresentato
un grande progresso, tuttavia, si puo' effettuare esclusivamente
su lesioni non superiori ai 20 millimetri. L'ESD ne costituisce
l'ulteriore evoluzione: viene eseguita con l'impiego di aghi
diatermici usati come bisturi per incidere la mucosa sana intorno
alla lesione neoplastica, e permette da una parte di rimuovere
porzioni di tessuto di maggiori dimensioni, riducendo il rischio
di non radicalita' e di recidive, dall'altra di fornire al
patologo un unico pezzo per l'esame istologico, favorendo cosi'
una diagnosi piu' precisa in termini di estensione laterale della
lesione e di invasione degli strati profondi». A Forli', dal 2003
al 2010 sono stati sottoposti a dissezione endoscopica di lesioni
superficiali del colon diverse centinaia di pazienti, mentre per
lo stomaco si sono registrati 76 casi.
½Attualmente, la nostra sfida e' diagnosticare queste neoplasie
in fase sempre piu' precoce - afferma il prof. Ricci - pertanto,
le nostre non sono mai endoscopie di routine, ma avanzate, quali,
ad esempio, l'endoscopia con la magnificazione, tramite strumenti
capaci di ingrandire l'immagine con zoom ottico; la cromo
endoscopia, che impiega coloranti per rendere piu' evidenti le
aree sospette; e la colorazione virtuale, in grado, attraverso
l'elaborazione elettronica delle immagini, di analizzare
contemporaneamente la superficie mucosa e la vascolarizzazione».
(Wel/ Dire)