(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov. - Sono oltre 10 mila le
persone che ogni anno si rivolgono ai servizi di salute mentale
in provincia di Parma. Un dato importante visto che si tratta di
circa il 4% dell'intera popolazione parmense. Che cosa chiedono?
Assistenza o anche solo di essere ascoltate. "Siamo di fronte a
un fenomeno complesso e in continua evoluzione - dice Franco
Giubilini, direttore del Dipartimento assistenziale integrato
salute mentale e dipendenze patologiche dell'Ausl di Parma (Dai
Sm-Dp Ausl Parma) - a cui dobbiamo rispondere positivamente: per
quanto si sia riusciti a fare, e' chiaro che si deve fare ancora
di piu' in termini di promozione, prevenzione e cura". Va in
questa direzione il programma di approfondimento sulla salute
mentale "La salute della salute mentale", sette settimane di
incontri pubblici per capire, discutere, proporre. "E' un dovere
per tutti interrogarsi sullo stato di salute della salute mentale
- chiarisce Massimo Fabi, direttore generale Ausl Parma - Ecco
perche' chiamiamo cittadini, associazioni e servizi a partecipare
a un percorso di riflessione e studio per andare avanti e fare
meglio, partendo sempre dal centro comune attorno al quale tutto
deve ruotare: il rispetto della persona". Le iniziative sono
iniziate a ottobre e proseguono fino al 17 dicembre e sono aperti
a cittadini, istituzioni e associazioni per capire, discutere,
proporre in un confronto che ha come obiettivo lo sviluppo, il
miglioramento e l'innovazione dell'integrazione con il
territorio, le istituzioni, le case di cura specialistiche
private accreditate per la definizione di progetti individuali
dedicati agli utenti.
Diecimila persone chiedono aiuto. Di queste persone 6.223 si
sono rivolte ai Centri di salute mentale e 4.048 hanno avuto
almeno una prestazione in carico ai servizi di Neuropsichiatria
dell'infanzia e dell'adolescenza nel 2010. Tra coloro che si sono
rivolti ai Centri di salute mentale 2.723 riguardano il distretto
di Parma (1.081 a Parma Est, 1.015 a Parma Ovest e 627 a Parma
Nord), 1.464 Fidenza, 1.123 il Sud Est e 913 le Valli Taro e
Ceno. Tra coloro che hanno avuto una prestazione ai servizi di
Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza 2.480 sono
maschi e 1.568 sono femmine. Per quanto riguarda le classi di
eta', il dato maggiore si riscontra da 6 a 10 anni: 962 maschi e
543 femmine. A Parma l'offerta residenziale per adulti con
problemi mentali prevede 69 posti all'ospedale, 185 in residenze
psichiatriche, 61 posti in semiresidenze psichiatriche e 55 posti
in appartamenti protetti. I dati dei servizi dipendenze
patologiche rivelano, invece, che nel 2009 i tossicodipendenti in
carico ai Sert sono stati 1.336. L'eta' media degli assistiti e'
di 34 anni, ma la media dei nuovi utenti (29 anni) e' piu' bassa
rispetto agli utenti gia' in carico (35 anni). Nei Sert di Parma
e provincia (compresa l'equipe carcere) piu' del 5% delle persone
in carico ha superato i 50 anni di eta'.
Convegni, dibattiti, presentazioni, testimonianze, eventi,
spettacoli e altro. "La salute della salute mentale" e' una sorta
di istantanea del reale, "su quello che si e' fatto e si e'
costruito negli anni - dice Fabi - e sui progetti che andremo a
realizzare". L'11 novembre a Fidenza si parlera' di tutela della
salute mentale durante la gravidanza e nel post partum in un
corso che offre un'occasione di riflessione sul tema
dell'integrazione tra i diversi servizi coinvolti nella tutela
della donna e del figlio. Il 17 novembre nell'Ospedale maggiore
di Parma verra' simulato un "vero" processo all'americana: sul
banco degli imputati c'e' la riduzione del danno. Il 18 novembre
nella Biblioteca di San Giovanni a Parma saranno presentati i
lavori e le esperienze di Atelier dell'errore e Atelier Asfodelo.
Il 24 novembre a Fidenza si parlera' di etnopsichiatria e di
salute mentale dei migranti. Il primo dicembre all'Hotel Stendhal
di Parma saranno presentate le nuove strutture realizzate
dall'Ausl nell'incontro "Habitat del disagio". Il programma si
chiude il 15 dicembre con un incontro dedicato agli adolescenti e
il 17 dicembre con un convegno sulla relazione tra crisi
economica e disagio psichico. "Parma ha avuto un ruolo importante
nella storia del movimento politico e culturale che ha sovvertito
negli anni 60 e 70 i luoghi, i trattamenti e il concetto stesso
di cura delle malattie e disagio psichico - conclude Giubilini -
Una rivoluzione pacifica che metteva al primo posto la guarigione
dei soggetti e si prefiggeva di preservare il diritto dei piu'
deboli a un trattamento non lesivo della dignita': il percorso
pero' non e' ancora finito".
(Wel/ Dire)